Uno studio dell’Università di Trento pubblicato nei giorni scorsi sulla rivista Economics of Transportation ridimensiona la tesi secondo cui questo dispositivo avrebbe portato a un dimezzamento degli incidenti mortali. Introdotto nel 2005 come deterrente per l’alta velocità, in 12 anni ha contribuito a un calo degli incidenti gravi, ma meno di quanto annunciato. Un aumento di un decimo della copertura autostradale con il Safety Tutor corrisponde a una riduzione media degli incidenti gravi del 3.9%, mentre non c’è evidenza di un effetto positivo del dispositivo sulla riduzione degli incidenti mortali. L’analisi condotta con tecniche econometriche esclude altri fattori che agiscono positivamente sulla riduzione degli incidenti, come le migliori prestazioni delle auto e delle autostrade stesse in termini di sicurezza