Un team internazionale coordinato dall’Università di Trento ha messo a punto uno strumento bioinformatico per chi lavora con i dati più avanzati della biologia molecolare. Si chiama Cell Marker Accordion e aiuta a interpretare i risultati di analisi su singole cellule, rivelando anche la presenza di cellule alterate legate a patologie come leucemie, mielodisplasie o tumori solidi. Pubblicato un articolo su Nature Communications