Medicina e professioni sanitarie: si rafforza l’organico
Il progetto di sviluppo in Medicina e Chirurgia e nelle Professioni sanitarie, frutto della collaborazione tra Università di Trento e Azienda provinciale per i servizi sanitari prosegue con due chiamate in forza all’Ateneo. Mattia Barbareschi, già direttore dell’Unità operativa multizonale di anatomia patologica diventa professore ordinario. Anna Brugnolli, responsabile del Polo delle professioni sanitarie sarà chiamata come professoressa associata.
Prosegue con un nuovo tassello la costruzione dell’organico di docenti clinici per il corso di laurea in Medicina e Chirurgia dell’Università di Trento e per lo sviluppo delle iniziative formative nel campo delle professioni sanitarie con la collaborazione all’ateneo trentino. Nei giorni scorsi sono stati selezionati e nominati dall’Ateneo due professori che presteranno servizio anche nell’Azienda provinciale per i servizi sanitari.
Conferma e avanzamento di carriera per Mattia Barbareschi, già professore associato di Anatomia patologica al Centro interdipartimentale di Scienze mediche di UniTrento (Cismed) e al Dipartimento Cibio che diventa professore ordinario e proseguirà il suo incarico anche nell’Unità operativa multizonale di anatomia patologica di Apss. Barbareschi è infatti direttore Anatomia patologica all’ospedale Santa Chiara di Trento e all’ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto.
Novità in UniTrento invece per quanto riguarda le professioni sanitarie. Assume l’incarico di professoressa associata Anna Brugnolli, che manterrà l’incarico di responsabile del Polo delle professioni sanitarie per Apss. La professoressa Brugnolli è la prima docente clinica incardinata in UniTrento ad operare in questo settore disciplinare e si occuperà dell’insegnamento e della ricerca nell’ambito delle Scienze infermieristiche generali, cliniche e pediatriche per i corsi di laurea che Apss gestisce con l’Università di Verona. Brugnolli sarà incardinata nella sua funzione accademica in UniTrento al Centro interdipartimentale di Scienze mediche di UniTrento (Cismed) e al Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive.
Come nel caso degli altri professori clinici reclutati negli ultimi mesi, la particolarità di queste chiamate è il fatto che il personale dovrà coniugare compiti istituzionali, didattici e di ricerca, garantendo presenza adeguata e continuativa a servizio anche delle strutture sanitarie provinciali.