Un premio di laurea per ricordare Andrea Vicenzi
Lo studente dell’Università di Trento, scomparso prematuramente, era un grande appassionato di storia. Il riconoscimento è stato assegnato ad Alessia Bee per la sua ricerca sulla condizione lavorativa delle donne impiegate alla filanda di Calliano nel secondo Ottocento
Amava la cultura in tutti i suoi aspetti. Anche se aveva scelto un percorso di studi tecnico, Andrea Vicenzi era un grande appassionato di materie letterarie e umanistiche. Era iscritto al corso di laurea triennale di Ingegneria per l'ambiente e il territorio.
È scomparso nel febbraio dello scorso anno per un malore improvviso. In sua memoria, e per sottolineare il grande amore che il giovane aveva per la storia, la famiglia, in accordo con l’Università di Trento, ha deciso di istituire un premio di laurea per giovani neolaureati e neolaureate del corso di laurea magistrale in Scienze Storiche promosso dagli Atenei di Trento e di Verona.
La cerimonia di conferimento si è svolta a Palazzo Prodi. Il riconoscimento è stato assegnato ad Alessia Bee per la sua tesi dal titolo “Donne e lavoro in Trentino nel secondo Ottocento. Il caso della filanda Salvadori di Calliano”.
A consegnarlo, insieme ai genitori di Andrea, Emanuele Curzel, delegato del rettore ai Servizi e relazioni con gli studenti e componente del Comitato paritetico per il diritto allo studio e la valorizzazione del merito.
La ricerca si è concentrata sull’occupazione femminile nel setificio lagarino. Il periodo preso in esame è quello tra il 1860 e il 1886, quando la fabbrica fu interessata da una serie di innovazioni. Fu la fase di esordio dell’industrializzazione del settore manifatturiero che vide l’impiego di molte operaie. La relatrice di laurea è Cinzia Lorandini, docente al Dipartimento di Economia e Management.
L’obiettivo dello studio era raccogliere dati per mettere in relazione l’occupazione delle donne nelle filande con le loro scelte matrimoniali e di maternità, e analizzare l’effetto che ha avuto la domanda di lavoro femminile sulle loro decisioni personali.
«Una tesi che rileva come la novità tecnologica abbia portato con sé dei cambiamenti del mondo del lavoro e delle relazioni interpersonali», ha sottolineato Emanuele Curzel.
I familiari di Andrea Vicenzi hanno ringraziato l’Ateneo per questa occasione, e hanno confermato di voler proseguire con una seconda edizione del premio.