Trento
14 Ottobre 2019

Scienza e università per la Protezione civile

Mercoledì 16 ottobre l’incontro pubblico “I Centri di competenza per la riduzione dei rischi naturali in Trentino" con la Rete dei laboratori universitari per l’ingegneria sismica (Reluis), di cui l’Ateneo di Trento è socio fondatore

Scienza e università per la Protezione civile. Per approfondire il tema e visitare spazi dove, ogni giorno, si lavora per la sicurezza, c’è l’iniziativa “La scienza per la Protezione civile. I Centri di competenza per la riduzione dei rischi naturali in Trentino” proposta mercoledì 16 ottobre, dalle 9.50, al Polo di Mesiano dall’Università di Trento con la Rete dei laboratori universitari per l’ingegneria sismica (Reluis), di cui l’Ateneo di Trento è socio fondatore. La Rete dei laboratori universitari per l’ingegneria sismica è Centro di competenza della Protezione civile e collabora a programmi e progetti per la riduzione e la mitigazione dei rischi.
«Quello del 16 ottobre è un evento scientifico a carattere divulgativo che ci aiuterà a capire meglio quali sono e come si analizzano le opere soggette a rischi naturali, come si gestiscono e quanto siano attualmente sicure, come si possono mitigare i rischi o ridurre le conseguenze». A dirlo è Riccardo Zandonini, referente di Reluis per il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento.
L’incontro, a ingresso libero, si terrà nell’aula 2R del Polo di Mesiano (Trento – Via Mesiano, 77). Dopo i saluti di Oreste Bursi, direttore del Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica dell’Università di Trento, e di Riccardo Zandonini, referente di Reluis per il Dipartimento, interverranno in video Angelo Borrelli, capo Dipartimento Protezione civile, e Gaetano Manfredi, presidente del consorzio Reluis. Seguiranno gli interventi di Bursi sulla riduzione del rischio sismico in impianti critici per la sicurezza ispirati ai metamateriali, Maurizio Piazza sulla riduzione del rischio sismico del patrimonio edilizio esistente mediante interventi sostenibili e di rapida esecuzione, Daniele Zonta su monitoraggio e sicurezza delle infrastrutture, Andrea di Nicola sull’attività dell'Istituto di Scienze della Sicurezza dell’Università di Trento.
Chiuderà i lavori Gianfranco Cesarini Sforza, direttore della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, con una presentazione delle attività per la riduzione del rischio. Seguirà una visita guidata al Laboratorio Prove materiali e strutture dell’Università di Trento.
L’iniziativa si inserisce nella settimana nazionale della Protezione civile che sta proponendo eventi di informazione e sensibilizzazione in tutta Italia, dalle grandi città ai comuni più piccoli.
(e.b.)