Trento
10 Ottobre 2017
Quello che la filosofia ha da dire sulle fake news
“Uno, nessuno, centomila modi di essere. Argomenti di metafisica, realismo e ontologia”. Conferenza a sei voci sul tema dell’essere e delle false notizie. Appuntamento venerdì 13 ottobre alle 9.30 alla Facoltà di Giurisprudenza
La filosofia si occupa da sempre della scienza dell’essere. Dal mito della caverna di Platone ai tempi più recenti. Si muove tra tangibile, potenziale e possibile. Si occupa di immutabilità e divenire. E c’è chi è convinto abbia qualcosa da dire anche sul fenomeno delle fake news.
«Potrebbe sembrare un’associazione azzardata – premette Federico Puppo, professore di Filosofia del diritto alla Facoltà di Giurisprudenza di UniTrento –, ma i nessi sono più di quanti si possa immaginare perché il fenomeno delle fake news implica il problema della verità e il problema della verità implica il problema dell’essere. Per capire ciò, è bene ricordare che, normalmente, riteniamo che ciò che si pensa o si dice è vero o falso perché corrisponde o meno a uno stato di cose, cioè alle cose di cui si sta dicendo o pensando (questo è ciò che afferma, con tutte le semplificazioni del caso, la teoria corrispondentistica della verità)».
Questa teoria, però, può essere messa in discussione. Puppo riprende: «Dopo che per molto tempo siamo stati abituati a dire e a sentirsi dire che la verità non esiste, si è arrivati a sostenere che non esistono nemmeno quei fatti sulla base dei quali ritenevamo veri alcuni discorsi ma, soprattutto, falsi altri. Si pensa che i fatti non esistano più e ciascuno possa dire (e fare) ciò che vuole e diventa sempre più difficile mostrare che ciò che altri dicono è falso. Un problema tutt’altro che recente, perché proprio quella era l’idea tanto cara a quei sofisti contro cui Aristotele, e prima ancora Socrate e Platone, combattevano. Per molte buone ragioni, allora come oggi, l’antidoto migliore è rimettere al centro della discussione, ma anche dell’educazione, il problema dell’essere e della verità, in una parola la metafisica: proprio il tema al centro della conferenza di venerdì prossimo».
L’incontro, dal titolo “Uno, nessuno, centomila modi di essere. Argomenti di metafisica, realismo e ontologia”, è in programma venerdì 13 ottobre alle 9.30 nella sala conferenze della Facoltà di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53). Interverranno Francesco Berto (University of Amsterdam) con la relazione “C’è un ‘è’ in ‘c’è’”, Franca D’Agostini (Università Statale di Milano) con “La verità non è importante: è inevitabile” e Achille Varzi (Columbia University di New York, Università di Trento) con “Né in cielo né in terra”. Discuteranno con loro Mauro Antonelli (Università degli Studi di Milano Bicocca, Università di Trento), Sara Dellantonio (Università di Trento) e Claudio Fontanari (Università di Trento).
«Avremo ospiti – sottolinea Puppo – alcuni dei nomi più interessanti del panorama filosofico attuale. Altro elemento da non sottovalutare: siamo riusciti a organizzare una conferenza in cui siamo coinvolti come docenti di diverse aree disciplinari dell’Università di Trento – dal Dipartimento di Lettere e Filosofia alla Facoltà di Giurisprudenza, dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive al Dipartimento di Matematica – nel più autentico significato della multi- ed inter-disciplinarità e interdipartimentalizzazione. Il tutto grazie al fatto che si tratta di persone che hanno in comune la stessa passione e attenzione per argomenti filosofici».
L’incontro è pubblico e aperto a tutte le persone interessate.
«Potrebbe sembrare un’associazione azzardata – premette Federico Puppo, professore di Filosofia del diritto alla Facoltà di Giurisprudenza di UniTrento –, ma i nessi sono più di quanti si possa immaginare perché il fenomeno delle fake news implica il problema della verità e il problema della verità implica il problema dell’essere. Per capire ciò, è bene ricordare che, normalmente, riteniamo che ciò che si pensa o si dice è vero o falso perché corrisponde o meno a uno stato di cose, cioè alle cose di cui si sta dicendo o pensando (questo è ciò che afferma, con tutte le semplificazioni del caso, la teoria corrispondentistica della verità)».
Questa teoria, però, può essere messa in discussione. Puppo riprende: «Dopo che per molto tempo siamo stati abituati a dire e a sentirsi dire che la verità non esiste, si è arrivati a sostenere che non esistono nemmeno quei fatti sulla base dei quali ritenevamo veri alcuni discorsi ma, soprattutto, falsi altri. Si pensa che i fatti non esistano più e ciascuno possa dire (e fare) ciò che vuole e diventa sempre più difficile mostrare che ciò che altri dicono è falso. Un problema tutt’altro che recente, perché proprio quella era l’idea tanto cara a quei sofisti contro cui Aristotele, e prima ancora Socrate e Platone, combattevano. Per molte buone ragioni, allora come oggi, l’antidoto migliore è rimettere al centro della discussione, ma anche dell’educazione, il problema dell’essere e della verità, in una parola la metafisica: proprio il tema al centro della conferenza di venerdì prossimo».
L’incontro, dal titolo “Uno, nessuno, centomila modi di essere. Argomenti di metafisica, realismo e ontologia”, è in programma venerdì 13 ottobre alle 9.30 nella sala conferenze della Facoltà di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53). Interverranno Francesco Berto (University of Amsterdam) con la relazione “C’è un ‘è’ in ‘c’è’”, Franca D’Agostini (Università Statale di Milano) con “La verità non è importante: è inevitabile” e Achille Varzi (Columbia University di New York, Università di Trento) con “Né in cielo né in terra”. Discuteranno con loro Mauro Antonelli (Università degli Studi di Milano Bicocca, Università di Trento), Sara Dellantonio (Università di Trento) e Claudio Fontanari (Università di Trento).
«Avremo ospiti – sottolinea Puppo – alcuni dei nomi più interessanti del panorama filosofico attuale. Altro elemento da non sottovalutare: siamo riusciti a organizzare una conferenza in cui siamo coinvolti come docenti di diverse aree disciplinari dell’Università di Trento – dal Dipartimento di Lettere e Filosofia alla Facoltà di Giurisprudenza, dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive al Dipartimento di Matematica – nel più autentico significato della multi- ed inter-disciplinarità e interdipartimentalizzazione. Il tutto grazie al fatto che si tratta di persone che hanno in comune la stessa passione e attenzione per argomenti filosofici».
L’incontro è pubblico e aperto a tutte le persone interessate.
(e.b.)
Per informazioni: http://webmagazine.unitn.it/node/26399/