Trento
9 Ottobre 2019

Lavoro e società: l’Università di Trento fa formazione sull’inclusione

Il Senato accademico oggi ha approvato il master in “Gestione delle diversità: inclusione ed equità”. Il corso post lauream partirà a inizio 2020 e prevede dieci ore settimanali di lezioni e attività di laboratorio concentrate tra venerdì e sabato 

Obiettivo del master: fornire competenze per promuovere l’equità e contrastare le discriminazioni legate a differenze di genere, età, orientamento sessuale, religione, cultura, etnia e abilità in contesti lavorativi pubblici e privati

«La diversità sul lavoro è sinonimo di ricchezza, vivacità e dinamismo, ma anche di situazioni non sempre facili da gestire, di barriere, tensioni, esclusione. Per evitare che ciò accada è essenziale riconoscere, interpretare, gestire e valorizzare le diversità». Queste le premesse che hanno portato a istituire il nuovo master in “Gestione delle diversità: inclusione ed equità”, approvato oggi dal Senato accademico dell’Ateneo. A sintetizzarle è Maria Micaela Coppola, professoressa del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento e coordinatrice del master.
Il master è stato attivato per l’anno accademico 2019-20 dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive in collaborazione con il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento e fa parte dei progetti proposti dal Centro Studi interdisciplinari di genere per il Piano strategico di Ateneo 2017-21. Coppola spiega che l’obiettivo è formare figure esperte in grado di operare nell’ambito della gestione delle risorse umane: «Il master intende fornire ai/lle partecipanti competenze di analisi, progettazione e attuazione di azioni e politiche volte alla promozione dell’equità e al contrasto alle discriminazioni legate alle differenze (di genere, età, orientamento sessuale, religione, cultura, etnia, abilità e altre) rispetto alla norma dominante che attraversano le società, le culture e le relazioni tra individui. Le figure professionali formate nel master saranno competenti nel campo del diversity management, dell’equità e dell’inclusione e potranno operare in differenti contesti di lavoro, pubblici e privati, in enti, organizzazioni sindacali e associazioni di categoria, centri di formazione e orientamento professionale».
Il master universitario di I livello si rivolge a chi abbia già conseguito almeno la laurea triennale e prevede l’acquisizione di 60 crediti, distribuiti in attività didattiche teoriche e di laboratorio, tirocinio e prova finale. Durerà in complesso 11 mesi, da gennaio-febbraio 2020. Per favorire la partecipazione di persone che già lavorano e/o provenienti da fuori provincia le 10 ore accademiche settimanali saranno concentrate tra il venerdì pomeriggio e la giornata di sabato.
Il Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive di Rovereto sarà sede amministrativa e organizzativa, mentre il Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale di Trento sarà la sede delle attività didattiche. Docenti dell’Ateneo di Trento, professionisti/e e ricercatori/trici, si alterneranno in attività didattiche, di laboratorio e di progettazione attraverso le quali i concetti di diversità, inclusione ed equità saranno interrogati da una prospettiva multidisciplinare (socio-psicologica, economico-organizzativa, politico-legislativa e storico-culturale).
Il bando di ammissione (15 i posti disponibili per la prima edizione) sarà pubblicato a breve sulla pagina dei master dell'Università di Trento.
(e.b.)

Informazioni e bando di ammissione usciranno a breve su: https://www.unitn.it/ateneo/200/master