Trento
5 Aprile 2017

Il network del “futurismo” italiano si costruisce a Trento

Esperti ed esperte di previsione sociale si danno appuntamento per il loro primo incontro nazionale venerdì 7 aprile all’Università di Trento. Sarà una sessione speciale del workshop internazionale sull’anticipazione

Esperti ed esperte del “futurismo” italiano si danno appuntamento a Trento venerdì 7 aprile per il loro primo incontro nazionale. Non si tratta di un rifiorire del movimento artistico e culturale di inizio Novecento, ma di un ramo abbastanza recente delle scienze sociali, che si occupa di ambiti tangibili come la sicurezza ambientale, l’inclusione sociale, la salute e l’invecchiamento.
La previsione sociale e gli studi di futuro (Futures Studies), o sui futuri plausibili, potenziali, in Italia trovano un riferimento importante all’Università di Trento, dove è stata istituita la Cattedra UNESCO sui Sistemi anticipanti ed è attivo un gruppo di ricerca con una serie di iniziative, tra le quali il master universitario in Previsione sociale, unico nel suo genere in Italia e con le iscrizioni alla quarta edizione che si sono aperte proprio in questi giorni.
«Riuscire ad “anticipare” attraverso l’analisi delle dinamiche umane (caratterizzata da continuità e cambiamento) le priorità sociali da qui ai prossimi 10/15 anni – spiega Roberto Poli, titolare della cattedra UNESCO – aiuta ad assumere oggi le decisioni strategiche più efficaci in un sistema sempre più complesso».
«Il tema del futuro – osserva Poli – sta diventando comune in tutti i discorsi scientifici e politici come nei dibattiti sull’attualità di problemi come crisi economica, sicurezza alimentare e cambiamento climatico. Le comunità confidano sempre meno nelle prospettive tradizionali di gestire i problemi perché si rendono conto che queste ci aiuteranno sempre meno nell’affrontare le sfide emergenti. L’impiego dell’anticipazione sta diventando dunque un riferimento sempre più necessario per la vita delle aziende, delle istituzioni, delle comunità e anche delle singole persone. La ricerca scientifica però non è al passo con la domanda della società».
L’iniziativa di Trento cerca di dare il proprio contributo per recuperare questo ritardo. Lo farà mettendo in circolo risultati e conoscenze del settore nel workshop internazionale sull’anticipazione e dando il via alla costruzione di un network del futurismo italiano. Il doppio appuntamento sarà da domani, giovedì 6 aprile, a sabato 8 aprile al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento ed è organizzato dalla cattedra UNESCO di Sistemi anticipanti in collaborazione con WAAS-World Academy of Art and Science e WUC World University Consortium.
Prenderà la parola una quarantina di accademici ed esperti internazionali, tra cui figure quali Elizabet Paunovic (Ufficio regionale per l’Europa di OMS, Organizzazione mondiale per la sanità), Riel Miller (UNESCO, foresight), Donato Kiniger-Passigli (Organizzazione internazionale del lavoro, ILO) ed Emil Constantinescu (presidente della Romania dal 1996 al 2000).
Proprio all’interno del workshop “Anticipation, Agency and Complexity” si terrà nel pomeriggio di venerdì 7 aprile la sessione speciale dedicata a chi si occupa di previsione umana e sociale in Italia, sia per interesse di studio sia per professione. Nella prima fase i partecipanti presenteranno al pubblico le loro attività nel settore degli studi sul futuro, mentre nella seconda parte si proseguirà con un brainstorming per favorire la creazione di una rete nazionale di professionisti di futuro.
(e.b.)
Informazioni sulla Cattedra UNESCO: www.projectanticipation.org
Informazioni sull’incontro italiano del 7 aprile: http://www.instituteforthefuture.i