Trento
29 Novembre 2018

Finanziamento e uso dei fondi nella tratta di persone in Italia

Presentazione dei risultati dello studio condotto in Italia dal gruppo di ricerca eCrime dell’Università di Trento

La conferenza venerdì 30 novembre alle 9.15 al Palazzo di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53)

Conoscere il finanziamento e l’uso dei fondi nella tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo è importante per rafforzare il contrasto a questo mercato illegale, strutturato in attori differenti e che genera enormi profitti. A oggi però la conoscenza di questi aspetti è ancora limitata, così come l’utilizzo delle indagini di tipo finanziario, a livello sia nazionale sia europeo.
Il progetto europeo FINOCA 2.0, coordinato dal Center for the Study of Democracy – CSD (Bulgaria), con la collaborazione del gruppo di ricerca eCrime dell’Università di Trento, Facoltà di Giurisprudenza (Italia), Institute for International Research on Criminal Policy, Università di Ghent (Belgio) e National Institute for Advanced Studies in Security and Justice – INHESJ (Francia) ha consentito una prima analisi e conoscenza di come gli attori di questo mercato illegale siano capaci di avviare e mantenerle nel tempo operazioni di tratta.
Quasi due anni di lavoro e 150mila euro di finanziamento della Commissione europea con il Programma Internal Security Fund – Police, per analizzare e capire il finanziamento e l’uso dei fondi nella tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo. Obiettivo, suggerire proposte e integrazioni alla normativa per incrementare la cooperazione nell’uso di indagini finanziarie a livello nazionale, europeo e internazionale.
Grazie alla preziosa collaborazione di esperti tra rappresentanti delle forze di polizia, magistratura, associazioni no-profit, ma anche vittime di tratta e giornalisti, è stato possibile approfondire vari aspetti. Innanzitutto l’organizzazione e la struttura degli attori della tratta e dei modelli di business anche con riferimento alla fase dello sfruttamento. Quindi le fonti utilizzate per finanziare le operazioni di tratta. Il terzo aspetto ha riguardato le modalità e i mezzi impiegati per pagare le operazioni di tratta, così come il costo sostenuto per avviarle. Infine si è puntata l’attenzione sui profitti e il riciclaggio dei proventi illeciti della tratta rispetto ai metodi utilizzati e agli ambiti di investimento.
Il team di ricerca commenta: «In un mercato illegale dove gli attori si collocano all’interno di un continuum, da gruppi criminali organizzati a gruppi criminali di medie-piccole dimensioni (strutturati spesso su base familiare) e attori singoli, organizzare operazioni di tratta risulta relativamente economico a parità di altri traffici, come ad esempio quello di sostanze stupefacenti. Perché? Per l’elevata offerta». E prosegue: «Sempre più persone sono spinte da fattori quali povertà, instabilità politica, condizioni socio-economiche svantaggiate a lasciare il proprio paese. Questo facilita il lavoro dei reclutatori nei villaggi e nelle città in Africa, Cina e Europa dell’Est ovvero i paesi di maggiore provenienza delle vittime sfruttate in Italia. E per i costi molto bassi, o addirittura quasi inesistenti, per chi organizza le operazioni di tratta. Spesso sono le vittime, i familiari o i parenti ad anticipare la somma necessaria a coprire le spese di viaggio e quelle per i documenti (quando servono), magari vendendo proprietà o indebitandosi con prestiti usurai».
La conferenza
I risultati verranno presentati domani, venerdì 30 novembre, nella sala conferenze del Palazzo di Giurisprudenza (Trento – Via Verdi, 53).
Dopo il saluto iniziale del Procuratore della Repubblica, Sandro Raimondi, capo della Procura distrettuale della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Trento, a introdurre il progetto europeo FINOCA 2.0 sarà Andrea Di Nicola, coordinatore scientifico del gruppo di ricerca eCrime, illustrandone obiettivi e metodologia. I risultati del caso studio saranno presentati da Fiamma Terenghi di eCrime, che parlerà delle fonti di finanziamento e dell’uso dei fondi nella tratta di persone a scopo di sfruttamento sessuale e lavorativo in Italia. Dai risultati alle proposte per rafforzare l’attività di prevenzione e contrasto della tratta di persone a livello europeo e extra-europeo, di cui parlerà Valentina Piol di eCrime.
La mattinata proseguirà con due sezioni dedicate alle due forme di sfruttamento (quello sessuale e quello lavorativo).
(e.b.)

Per approfondimenti: http://www.ecrime.unitn.it/