Trento
12 Ottobre 2023

Agrifood, ecco i primi manager dell’innovazione

Scommessa vinta per il corso di laurea magistrale attivato due anni fa dal Centro Agricoltura Alimenti Ambiente (C3A). La filiera agroalimentare si arricchisce di una figura professionale competente e attenta all’innovazione del comparto. Oggi a San Michele la cerimonia di conferimento delle lauree alla presenza del rettore Flavio Deflorian

Sono Sara Ammaniti, Stefano Galvagni, Retchel Millama e Stefano Zanoni i primi quattro laureati magistrali in Agrifood Innovation Management. Una nuova tappa nel percorso della formazione nel campo di agricoltura, alimenti e ambiente. Il corso di laurea è stato inaugurato nell’anno accademico 2021/2022 per rispondere alla crescente esigenza di personale qualificato per l’innovazione del settore agricolo e alimentare e la valorizzazione dei prodotti.
Le tesi di laurea delle neodottoresse e dei neodottori sono state realizzate in collaborazione con aziende del settore agro-alimentare operanti a livello provinciale e nazionale e con la Fondazione Mach. Sono lavori di ricerca che spaziano dagli studi sulla risposta del mais di Storo allo carenza idrica, con l’obiettivo di sviluppare metodi sostenibili per la mitigazione degli stress derivati dai cambiamenti climatici, ai metodi di controllo biotecnologico nei confronti di Scaphoideus titanus, l’insetto vettore della flavescenza dorata della vite, la maggiore emergenza fitosanitaria per questa coltura in Europa, dalle ricerche su performance produttiva, benessere intestinale e qualità delle uova delle galline ovaiole, alla comprensione della reale efficacia dell'applicazione di alcuni principi attivi per ridurre gli effetti negativi di stress biotici ed abiotici in vite.
Per due dei neolaureati è il completamento di una lunga filiera di formazione iniziata con il percorso di studi all’Istituto Agrario, poi la laurea triennale di Viticoltura ed Enologia. Entrambi hanno già vinto una borsa di dottorato in Agrifood and Environmental Sciences all’Università di Trento. A giudizio della Commissione di Laurea si è trattato di lavori di ottimo valore scientifico, soprattutto comparato alla giovane età dei candidati.
La cerimonia si è svolta nell’aula seminari del Palazzo della ricerca e della conoscenza campus FEM di San Michele all’Adige. Presente anche il rettore dell’Università di Trento Flavio Deflorian insieme al direttore del C3A Riccardo Rigon e varie aziende del territorio trentino e nazionale.
Il corso di laurea magistrale. Il corso di laurea magistrale in Gestione dell'Innovazione Agroalimentare è un programma unico nel panorama educativo italiano. Svolto interamente in lingua inglese, ha sede nel campus di San Michele all’Adige, presso la Fondazione Edmund Mach. Il corso si distingue per un approccio didattico che integra diverse metodologie di insegnamento. Include lezioni pratiche, visite alle aziende e attività sul campo, l'uso di materiali multimediali e attività basate su sfide a risolvere problemi concreti nelle quali gli studenti sono seguiti singolarmente dai docenti.  Il programma assicura un forte legame tra l'insegnamento e il mondo produttivo e le aziende, fornendo gli strumenti necessari per innovare ogni singolo aspetto della catena produttiva, dall’azienda agricola fino alla forchetta (farm to fork) dalla coltivazione, alla pratica agricola, dai prodotti ai processi, con una particolare attenzione ai mercati e ai consumatori.
L’offerta formativa ogni anno affronta tematiche diverse, in un’ottica multidisciplinare con una profonda interconnessione tra tutte le materie di studio che interessano la filiera agroalimentare. I prodotti alternativi alla carne e i novel food, ad esempio, sono due tematiche che gli studenti affronteranno quest’anno. Studenti e studentesse hanno inoltre l’opportunità di fare esperienze all’estero, sia per lo studio, sia per la tesi di laurea, in sinergia con le aziende del settore e sempre con la supervisione attenta dei docenti.
In un'epoca di sfide e opportunità significative per l'agricoltura, i nuovi manager dell'innovazione agroalimentare potranno contribuire alla rinascita del settore agroalimentare, un settore di indubbia importanza strategica per l'economia locale e nazionale. La loro competenza professionale sarà fondamentale per introdurre innovazioni nelle aziende del settore, sia grandi che piccole. Saranno in grado di avviare progetti imprenditoriali e di filiera che mettano in risalto le caratteristiche e le eccellenze delle aree in cui operano. Inoltre, favoriranno la transizione verso una produzione agroalimentare di alta qualità e sostenibile, che al contempo rispetti l'ambiente. La coordinatrice del corso di laurea, la professoressa Annachiara Berardinelli, ribadisce l’importanza strategica del corso di laurea magistrale in Agrifood Innovation Management, un percorso di formazione che si focalizza sulle tematiche emergenti del settore agro-alimentare come il cambiamento climatico e la produzione e trasformazione sostenibili con un approccio di filiera.

(a.s.)