Trento
2 Maggio 2022

Approvato il Bilancio unico d’Ateneo 2021

Dal conto economico un attivo di quasi 6 milioni. Costi per quasi 197 milioni e ricavi per quasi 203. Nonostante la congiuntura, l’Università di Trento mantiene in attivo i suoi conti: premessa indispensabile per affrontare la gestione ordinaria e le nuove sfide poste dal Piano strategico

Il varo del Piano strategico di Ateneo ha coinciso quest’anno con la consueta approvazione del Bilancio unico di Ateneo, che il Consiglio di amministrazione ha licenziato nella seduta di giovedì scorso. Il documento registra l’andamento economico finanziario dell’Ateneo nel 2021. La situazione complessiva vede un Ateneo capace di mantenere in attivo i suoi conti, grazie anche ad una maggiore capacità di attrarre finanziamenti su base competitiva e una gestione più oculata degli acquisti.
L’utile – benché inferiore a quello registrato negli anni precedenti, a causa della congiuntura – consente all’Ateneo di affrontare la gestione ordinaria e le nuove sfide poste dal Piano strategico.
I dati sulla situazione economico finanziaria dell’Ateneo nello scorso anno offrono infatti risultato positivo di 5,9 milioni, in calo rispetto al 2020 (11,7 milioni). Costi e ricavi sono aumentati rispettivamente del 4,3% e del 7,8% rispetto all’esercizio precedente.
I proventi operativi ammontano a 202,6 milioni. Tra le voci più importanti, quella relativa alla didattica, in linea con l’esercizio precedente (21,1 milioni), che deriva quasi esclusivamente dalla contribuzione studentesca. Poi i proventi da ricerche commissionate e quelli da ricerche con finanziamenti competitivi (28,6 milioni) che registrano un aumento del 17%. I contributi dalla Provincia autonoma di Trento (128 milioni) dal Ministero Università e Ricerca (11,1 milioni) e da altri enti ammontano a 147 milioni e sono in aumento del 2,1% rispetto allo scorso anno.
La Provincia autonoma di Trento ha stanziato 40,8 milioni a copertura dei crediti pregressi, ben oltre i 30 milioni garantiti dal piano di rientro. Lo stanziamento ha portato a una riduzione di 25,5 milioni del credito che l’Ateneo vanta nei confronti della Provincia.
Costi – Il totale si attesta a 196,6. I costi per il personale costituiscono il 56,3% (110,7 milioni), mentre quelli per la gestione corrente pesano per il 30,8% (60,5 milioni).
Il costo del personale dedicato alla ricerca e alla didattica è di 79,6 milioni (+6,7% rispetto al 2020). Tale incremento è dovuto allo sviluppo dell’organico del personale docente e ricercatore, nonché agli adeguamenti stipendiali per effetto degli scatti riconosciuti nel 2021. A parziale copertura dei costi del personale, l’Ateneo ha registrato nell’anno 2021 finanziamenti per 15 milioni, prevalentemente dal Mur per piani di reclutamento e nell’ambito dei Dipartimenti di eccellenza. Ma anche assegnazioni specifiche dalla Pat, e altri finanziamenti su convenzioni e singoli progetti.
I costi della gestione (60,5 milioni) evidenziano un significativo aumento (+9,4%) rispetto al 2020, dovuto soprattutto ai maggiori costi: per la gestione degli immobili (+3 milioni), per i dottorandi, per le borse di mobilità e per il diritto allo studio, per i servizi informatici e bibliotecari. I maggiori costi sono stati solo in parte compensati da un calo negli acquisti di materiali di consumo e di altri materiali dai trasferimenti a partner di progetti di ricerca.

(a.s.)