Trento
2 Agosto 2021

Studenti UniTrento per l’efficienza degli impianti di innevamento

I generatori di neve prodotti da TechnoAlpin sono dotati di una centralina meteorologica integrata, in grado di rilevare le condizioni ottimali e attivarli di conseguenza. Ma di fronte ad inverni sempre più caldi e a finestre temporali utili all’innevamento sempre più limitate, la precisione non è mai troppa. Per questo, la multinazionale con sede a Bolzano ha chiesto ad un team di studenti e studentesse UniTrento di cimentarsi con le loro apparecchiature

Quella dell’innevamento tecnico è una pratica largamente diffusa, la cui precisione e il cui tasso tecnologico sono cresciuti negli anni in modo importante, fino a raggiungere vere e proprie eccellenze. Oggi, ad esempio, ogni generatore prodotto da TechnoAlpin è dotato di una centralina meteorologica integrata, in grado di rilevare le condizioni ottimali alle quali la macchina deve accendersi. Una centralina rispetto al cui funzionamento TechnoAlpin – multinazionale con sede a Bolzano leader mondiale nella produzione di impianti di innevamento tecnico – ha deciso di sfidare gli studenti: come rendere ancora più accurate le sue rilevazioni? Come influisce il suo posizionamento nella precisione dei dati raccolti? Con quali interferenze deve fare i conti e come calcolarle per mantenere perfettamente efficiente il sistema di innevamento? Una sfida lanciata all’interno del contest Industrial Problem Solving with Physics (IPSP), l’evento organizzato da UniTrento in collaborazione con Confindustria Trento e Polo Meccatronica - Trentino Sviluppo, per far cimentare giovani ricercatori e ricercatrici con i problemi sottoposti dalle aziende.
«I nostri impianti – spiega Luisa Cunico di TechnoAlpin – sono caratterizzati da un elevato tasso di automazione e l'intero sistema d’innevamento si basa su sensori che comunicano dati al sistema di gestione, il quale decide, tramite avanzati algoritmi, di dare avvio all’innevamento nel momento ottimale. Volevamo però capire come mantenere in perfetta efficienza questo sistema. Perché gli inverni miti e le poche settimane in cui si verificano le condizioni climatiche ideali all’innevamento tecnico, rendono il ruolo dell’affidabilità dei sensori ancora più centrale».
«Il team di cui ero supervisore ha colto la sfida – chiarisce Luca Tubiana, docente del dipartimento di Fisica di UniTrento e tutor della squadra vincitrice – in perfetto stile Industrial Problem Solving with Physics (IPSP): approcciando un problema concreto e mettendo in campo tecniche di misura e analisi dati tipiche della fisica, con spirto di squadra e una propensione al problem solving che si è dimostrata altamente efficace». 
Gli studenti e le studentesse del team vincitore – Federico Bellamoli, Fabio Brugnara, Giorgio Dalmasso, Sophie Bini, Michele Castelluzzo, Ersilia Cozzolino, Riccardo Franchi e Cesare Montesano – lavorando a stretto contatto con i rappresentanti di TechnoAlpin e con i tecnici dell’azienda e quelli del Dipartimento di Fisica di UniTrento, sono stati in grado, dopo aver analizzato le influenze fluidodinamiche che agiscono sulla stazione meteo di un generatore di neve a seconda del suo orientamento e posizionamento, di trovare le soluzioni cercate, identificando con sicurezza il gradiente di temperatura causato dall'accensione del cannone rispetto ad una misura in aria stazionaria. Hanno capito, in altre parole, come utilizzare i dati registrati dai sensori per mantenere perfettamente efficienti le tempistiche di accensione e spegnimento delle macchine da neve.
Inoltre, grazie alla collaborazione tra gli studenti e le studentesse presenti nel team, principalmente fisici teorici e sperimentali ma anche di ingegneria, sono stati quantificati i fenomeni fisici alla base delle variazioni di temperatura, permettendone una stima affidabile a differenti condizioni atmosferiche.
Un risultato che conferma la bontà del format di questa sfida e l’interesse che suscita ogni anno. I dati complessivi di questa edizione 2021 degli Ipsp parlano infatti, accanto ai due altri progetti finalisti proposti dalle aziende AreaDerma e AnteMotion, di altre tre aziende interessate a partecipare e di 76 domande pervenute da studenti di tutta Italia: ben 12 studenti tra quelli impegnati nella sfida, infatti, provenivano da altre università. 
IPSP: team di giovani UniTrento al lavoro sui problemi delle aziende
Industrial Problem Solving with Physics (IPSP) è un evento della durata di una settimana, organizzato dal Dipartimento di Fisica, dalla Scuola di Dottorato in Fisica e dalla Divisione supporto ricerca scientifica e trasferimento tecnologico dell’Università di Trento, in collaborazione con Confindustria Trento e Polo Meccatronica - Trentino Sviluppo.
Scopo dell'evento è quello di promuovere la connessione tra il mondo della ricerca in fisica e il mondo delle imprese.
I giovani ricercatori e ricercatrici hanno l’opportunità di mettere alla prova le proprie conoscenze e capacità, mentre le aziende sperimentano la possibilità unica di collaborare con cervelli di talento.
Tre aziende e fino 30 cervelli (studenti/studentesse o laureati/e di laurea magistrale, di dottorato, assegnisti/e di ricerca, ricercatori/ricercatrici e borsisti/e) passano una selezione e per una settimana lavorano in team, guidati da tre ricercatori o ricercatrici esperti/e (il Comitato scientifico) con l’obiettivo di trovare soluzioni ai problemi tecnologici proposti delle aziende. Le soluzioni vengono raggiunte utilizzando le conoscenze, le risorse e le strutture offerte dal Dipartimento di Fisica.
L'edizione 2021 di IPSP (IPSP2021) si è tenuta a fine luglio al Polo scientifico e tecnologico "Fabio Ferrari" di Povo.
(g.a.)