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Home | Comunicati stampa | Una firma per Amaya

Una firma per Amaya

il gruppo presenta il caso di Amaya al rettore ©GiovanniCavulliFederica Tagliavini, Francesca Ongaro, Paolo Collini, Ion Foltea e Pietro Carra ©GiovanniCavulliil rettore Paolo Collini firma la petizione per Amaya ©GiovanniCavulliil rettore Paolo Collini firma la petizione per Amaya ©GiovanniCavulli
application/pdfCS "Una firma per Amaya" - 21 maggio 2019(PDF | 85 KB)
Trento
21 Maggio 2019

Una firma per Amaya

Anche il rettore Paolo Collini sostiene la liberazione della giovane detenuta in Nicaragua. La petizione promossa da studenti e studentesse nell’ambito dell’impegno dell’Ateneo di Trento per la libertà accademica nel mondo

Hanno scelto di partire da Amaya Eva Coppens, studentessa del quinto anno di medicina dell’Università Autonoma del Nicaragua, con sede a Leòn, arrestata il 10 settembre del 2018 a causa della sua partecipazione a un movimento di protesta nazionale. E così, studenti e studentesse dell’Università di Trento, dopo aver approfondito la situazione della libertà accademica e, in particolare, il suo caso hanno organizzato alcune giornate di raccolta firme, in varie sedi, per la sua liberazione. L’iniziativa ha come slogan “We Are Amaya. UniTrento per la libertà accademica” ed è promossa da Pietro Carra, Ion Foltea, Francesca Ongaro, Federica Tagliavini e Clelia Zardini, studenti e studentesse dei seminari di “Advocacy for Academic Freedom” coordinati dalla docente Ester Gallo (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale).
Questa mattina il gruppo ha incontrato il rettore Paolo Collini per presentargli il caso della studentessa del Nicaragua detenuta per motivi politici e proporgli la petizione. Invito che è stato accolto. Il rettore ha, infatti, sottoscritto la lettera a favore della liberazione di Amaya.
L’Università di Trento da novembre 2017 aderisce a “Scholars at Risks” (Sar), rete internazionale di università, che promuove la libertà accademica, intesa come libertà di ricerca e insegnamento e come diritto di accesso allo studio, nonché come diritto di espressione nella sfera pubblica da parte di docenti, studenti e staff amministrativo. L'Ateneo trentino è, inoltre, tra i fondatori della sezione Sar-Italia, che è stata istituita lo scorso 19 febbraio. Ester Gallo è delegata Sar per UniTrento.
La petizione per la liberazione di Amaya Eva Coppens è rivolta alla comunità universitaria e a tutta la cittadinanza e può essere sottoscritta anche online.
(e.b.)
Ulteriori informazioni:
www.scholarsatrisk.org
https://www.scholarsatrisk.org/actions/amaya-eva-coppens-nicaragua/
https://webmagazine.unitn.it/node/59957/

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