Trento
8 Maggio 2019

Tre nuovi dottorati di ricerca per UniTrento

I tre nuovi dottorati vanno ad aggiungersi a quelli già attivati per il ciclo precedente (34° per l’anno accademico 2018/19). Sei corsi nell'area scientifico-tecnologica e otto nell'area delle scienze umane, sociali e cognitive accolgono in tutto 626 studenti, di cui 144 stranieri (96 di cittadinanza non europea)

Il dottorato di ricerca è il più alto grado di istruzione previsto nell'ordinamento accademico italiano. Svolge una funzione strategica perché al termine del percorso di laurea fornisce ai giovani le competenze necessarie per esercitare attività di ricerca di alta qualificazione e per trovare collocazione nel mondo pubblico, privato e delle libere professioni. Sui dottorati di ricerca l’Ateneo gioca una delle partite più importanti per il miglioramento della qualità e della competitività nella formazione ad alti livelli.
L’Università di Trento rafforza la propria offerta di alta formazione con tre nuovi dottorati – Forme dello scambio culturale (Dottorato di ricerca internazionale, in convenzione con l'Universität Augsburg - Germania); Innovazione industriale; Scienze agroalimentari e ambientali – che saranno attivati nell'anno accademico 2019/2020 (35° ciclo) e che oggi sono stati illustrati in conferenza stampa dai rispettivi coordinatori – nell’ordine i professori Luca Crescenzi, Paolo Giorgini e Ilaria Pertot – alla presenza del rettore Paolo Collini e della delegata per i dottorati di ricerca, Giuseppina Orlandini.
I corsi di dottorato dell'Università di Trento
L’Ateneo promuove da tempo il terzo livello della formazione offrendo corsi di dottorato di ricerca in vari settori scientifico disciplinari. Oltre ai tre nuovi, previsti per il 35° ciclo, nell'anno accademico in corso 2018-19 (che corrisponde al 34° ciclo) sono stati attivati sei corsi nell'area scientifico-tecnologica e otto nell'area delle scienze umane, sociali e cognitive. Su questi corsi, la maggior parte di durata triennale, al momento sono iscritti in totale 626 studenti, di cui 144 stranieri (96 di cittadinanza non europea).
L’Ateneo punta a rendere sempre più internazionale il dottorato di ricerca. Per questo ha sottoscritto vari accordi bilaterali con università straniere per lo svolgimento di percorsi di dottorato in co-tutela di tesi e promuove la partecipazione a programmi e progetti di ricerca internazionali (Azioni Marie Skłodowska-Curie, progetti ERC e altri). Per favorire la mobilità dei dottorandi e delle dottorande e una migliore interazione con il mondo della ricerca non accademica e con il mondo del lavoro, sono state attivate numerose collaborazioni con altri atenei, enti di ricerca pubblici e privati, sia in Italia sia all’estero (tra cui Università degli Studi di Verona; Università degli Studi di Firenze; Fondazione Bruno Kessler – FBK; Istituto nazionale di Fisica Nucleare – INFN; Fondazione Edmund Mach – FEM; Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia – IIT; Consiglio Nazionale delle Ricerche – CNR; Accademia Europea di Bolzano – EURAC) e con aziende e imprese impegnate in attività di ricerca e sviluppo.

(a.s.)