Trento
9 Settembre 2016

Terremoto: come possiamo difenderci

Mercoledì 14 settembre l’Università di Trento ne discute in un incontro pubblico con Gian Michele Calvi (Istituto universitario di studi superiori di Pavia, Iuss) e Riccardo Zandonini (Dipartimento di Ingegneria civile meccanica e ambientale UniTrento e della Rete dei laboratori universitari per l’ingegneria sismica, ReLuis). Appuntamento nell’Auditorium del Dipartimento di Lettere e Filosofia alle 18 con ingresso libero

L’Università di Trento da anni è impegnata nella prevenzione e nella sicurezza nei confronti degli eventi eccezionali, con particolare riferimento al rischio sismico. A qualche settimana dal terremoto che ha colpito con violenza il Centro Italia lo scorso 24 agosto, l’Ateneo con il Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica mercoledì 14 settembre alle 18 propone una conferenza nell’Auditorium del Dipartimento di Lettere e Filosofia (via Tommaso Gar, 14). Obiettivo: comprendere i diversi aspetti relativi al rischio sismico, cercando di rispondere alle domande più frequenti che possono emergere dai cittadini. L’incontro pubblico è a ingresso libero fino a esaurimento dei posti.
L’appuntamento sarà aperto dai saluti istituzionali di Paolo Collini, rettore dell’Università di Trento. Interverrà Riccardo Zandonini, professore ordinario dell’Università di Trento e componente del direttivo della Rete dei laboratori universitari per l’Ingegneria sismica (ReLuis). L’altro relatore sarà Gian Michele Calvi, professore ordinario allo Iuss (Istituto universitario di studi superiori) di Pavia e direttore del Centro di formazione post laurea e ricerca in comprensione e gestione delle situazioni estreme. L’Università di Trento ha una lunga e proficua collaborazione con lo Iuss, riconosciuto a livello internazionale come uno dei più importanti centri per lo studio dell’ingegneria sismica e della sismologia. Moderatore Gabriele Carletti, giornalista RAI.
Nell’incontro s’intende comprendere cosa stia accadendo nell’Appennino, perché un terremoto che ha liberato energia inferiore rispetto a quello dell’Aquila, in una zona poco popolata, abbia provocato un numero di vittime tanto elevato, quali peculiarità abbia l’Italia, quale ruolo abbiano normativa, Protezione civile e Commissione grandi rischi. E ancora come ci si possa preparare a un terremoto, quanto costi, chi paghi e se sia possibile ricorrere a delle assicurazioni.
(e.b.)

Ulteriori informazioni: www.unitn.it/evento/terremoti