Trento
4 Giugno 2021

Tappa all’Università di Trento per il giro d’Italia contro il cancro

La staffetta ciclistica organizzata dalla Fondazione Giovanni Celeghin di Padova sostiene la ricerca scientifica sui tumori cerebrali. Donati oggi più di 16 mila euro all’Ateneo per proseguire lo studio su una nuova terapia per il glioblastoma multiforme, una forma molto aggressiva della malattia su cui è impegnato il Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata. La volata conclusiva sarà domani, sabato 5 giugno, a Padova sul sagrato della Basilica del Santo

Si potrebbe definire il giro d’Italia della ricerca. Dopo lo stop forzato imposto dalla pandemia, ritorna la staffetta ciclistica “Da Santo a Santo”, organizzata dalla Fondazione Giovanni Celeghin e giunta all’ottava edizione.
La pedalata non agonistica prevede oltre mille chilometri da percorrere con lo scopo di trovare fondi per la ricerca sui tumori cerebrali. In sette edizioni ha permesso di raccogliere e donare oltre 900mila euro. L’arrivo è sempre a Sant’Antonio di Padova, mentre cambiano punti di partenza e itinerari. Questa volta i ciclisti sono partiti da Napoli e hanno fatto tappa a Roma, Livorno, Genova, Milano e oggi Trento, prima della giornata conclusiva. Con l’evento si toccano sempre città d’Italia dove si trovano università, ospedali e centri di ricerca in cui si studiano i tumori al cervello attraverso progetti finanziati dalla Fondazione Celeghin.
Tra i progetti selezionati su base competitiva e ammessi al finanziamento, uno è attivo all’Università di Trento. Il progetto, finanziato con 150 mila euro in due anni per coprire le spese del team di ricerca e acquistare materiali di consumo, punta a riposizionare e potenziare per la cura del glioblastoma multiforme, il tumore cerebrale più aggressivo, un farmaco già in uso come antibiotico. Lo studio è coordinato da Alessandro Quattrone, direttore del Dipartimento di Biologia cellulare, computazionale e integrata, Cibio, dell’Ateneo, che spiega: «L’obiettivo del nostro lavoro di ricerca, reso possibile dalla Fondazione Celeghin, è andare direttamente al cuore del problema, l’identificazione di un farmaco efficace per un tumore che resiste attualmente a tutti i trattamenti. Lo stiamo facendo seguendo una via che pensiamo originale, con molta determinazione».
Il lavoro di UniTrento sul glioblastoma multiforme ha avuto risonanza nella comunità scientifica internazionale con l’uscita a fine aprile sulla rivista Cell Reports dell’articolo “Inhibition of mitochondrial translation suppresses glioblastoma stem cell growth” (https://doi.org/10.1016/j.celrep.2021.109024).
A sostegno del progetto di ricerca oggi la Fondazione Celeghin ha consegnato a UniTrento altri 16.260 euro, che vanno ad aggiungersi ai 150 previsti e in parte già assegnati. Sono frutto della donazione di Michele Zanin di Orsago (Treviso) per ricordare la moglie Paola Rusca, scomparsa a soli 56 anni, che con energia e generosità ha regalato felicità dentro e fuori la famiglia.
Protagonista della tappa trentina 2021 è stato, quindi, Michele Zanin con i figli e altri familiari. Accanto a lui, oltre ai ciclisti, c’erano Fabio Celeghin, vice presidente della Fondazione Giovanni Celeghin, amministratore delegato del gruppo veneto DMO Spa, e la sorella Annalisa Celeghin, presidente della Fondazione. Per UniTrento c’erano Alessandro Quattrone e Denise Sighel, in rappresentanza del gruppo di ricerca trentino impegnato sul gliobastoma e che ha firmato l’articolo scientifico.
La Fondazione Giovanni Celeghin
La Fondazione porta il nome di Giovanni Celeghin, scomparso nel gennaio 2011, a 68 anni appena compiuti, per glioblastoma multiforme, un tumore al cervello molto aggressivo. Padovano, imprenditore, fondatore del gruppo veneto DMO Spa (a cui appartengono i marchi Caddy’s, L’Isola dei Tesori, Beauty Star e Lob’s), grande appassionato di ciclismo, ha donato molto per la ricerca, in cui credeva. La Fondazione, nata dalla volontà del figlio Fabio e della figlia Annalisa di fare memoria del padre Giovanni, intende contribuire alla lotta contro i tumori cerebrali. Attualmente sostiene progetti di ricerca, borse di studio, supporto psicologico per persone malate e care-givers, arredamenti di sale cure in vari ospedali, università e centri di ricerca italiani per un totale di circa 2 milioni di finanziamenti.
La staffetta ciclistica “Da Santo a Santo” è organizzata dalla Fondazione Celeghin con il patrocinio del Comune e della Provincia di Padova.

(e.b.)