Trento
11 Novembre 2016

Studiare il meteo è investire in cultura

Nelle scuole, tra la gente, per promuovere la conoscenza scientifica, la difesa del territorio e lo sviluppo economico. Operatori dei servizi meteorologici, ricercatori e imprenditori del settore in dialogo oggi a Rovereto per la seconda edizione del Festivalmeteorologia. Conferenze, laboratori, stand e attività didattiche aperte a tutti nel Polo tecnologico di Trentino Sviluppo e in altri punti della città

Si può fare a meno delle previsioni meteo? Quanto contano nella nostra vita quotidiana e quanto incidono sulle attività produttive? Con queste domande si è aperta questa mattina a Rovereto la seconda edizione del Festivalmeteorologia, la due giorni che accende i riflettori sulle previsioni del tempo e sugli operatori che quotidianamente se ne occupano. Molto più di una scienza: la Meteorologia è un investimento in cultura. Il messaggio di apertura, lanciato dal responsabile scientifico, il professor Dino Zardi dell'Università di Trento, è anche un invito alle istituzioni e ai decisori a investire con convinzione nel promuovere la diffusione e l'insegnamento di questa disciplina nelle scuole per preservarne il carattere scientifico e tutelare la sua lunga tradizione e il ricco patrimonio osservativo che è vivace nel nostro Paese.
I lavori si sono aperti davanti a un pubblico attento e partecipe, composto da rappresentanti dei servizi meteorologici dell'Aeronautica e regionali, dei numerosi enti di ricerca, delle aziende, delle associazioni meteorologiche amatoriali e tanti studenti. A fare gli onori di casa i rappresentanti delle istituzioni promotrici del Festival: l'Università di Trento, il Comune di Rovereto, Trentino Sviluppo e Fondazione Museo civico di Rovereto.
«Al Festival - ha esordito l'assessora provinciale Sara Ferrari - troviamo oggi rappresentata la forza del sistema trentino della ricerca che, in una comunione di intenti tra pubblico e privato, riesce a dare vita con credibilità e autorevolezza, ad un serio momento di confronto attorno a temi cruciali come l'avanzamento della conoscenza e la difesa del territorio. Un Festival ancora più importante perché avviene in concomitanza con la Conferenza mondiale sul clima a Marrakesh che ci richiama alla responsabilità collettiva globale e anche locale nei confronti di queste tematiche».
«Quella del Festivalmeteorologia è una scommessa vinta - ha sottolineato Cristina Azzolini, vicesindaca del Comune di Rovereto - perché in questa occasione si vede concretizzare l'incontro tra la ricerca, la divulgazione scientifica e l'impegno nei percorsi formativi». Azzolini ha poi ricordato l’esperienza del Progetto Reset - presentata ieri in apertura del Festival all'auditorium Melotti - che ha portato una classe del Liceo Filzi di Rovereto a visitare le isole Svalbard trascorrendo dieci giorni densissimi di escursioni, visite a stazioni di ricerca, università e misurazioni di parametri ambientali. La serata ha ospitato la narrazione a più voci (studenti, genitori, insegnanti, ricercatori) di questo progetto e di tutte le sue fasi che si estendono nell'arco di tre anni. «Gli studenti hanno avuto la possibilità di rendere più vivo il proprio percorso di formazione scientifica tramite l'approfondimento di contenuti di meteorologia e climatologia. Da protagonisti hanno avuto l'occasione di sviluppare il gusto per la ricerca e creare nuovi linguaggi di comunicazione scientifica».
«Tra le sfide che attendono l'Università vi è quella di rendere la ricerca più fruibile per avvicinarla al grande pubblico. In questa direzione si muove il Festivalmeteorologia, che vuole intercettare il pubblico curioso e appassionato che ogni giorno segue le previsioni del tempo. Il Festival, aperto e accessibile, non confinato nei laboratori, ma diffuso nei luoghi pubblici, nella città, offre un'occasione per approfondire il contributo della scienza al miglioramento della vita quotidiana e lancia anche un invito a rinsaldare le relazioni tra operatori del settore, ricercatori e imprenditori».
La città di Rovereto è infatti protagonista del Festival, nelle varie sedi (Polo tecnologico di Trentino Sviluppo, Fondazione Museo Civico, Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive, Biblioteca civica, Teatro Zandonai e Urban center) dove si alternano interventi divulgativi, scientifici e tecnici su temi di grande attualità collegati alla meteorologia. Un’expo della strumentazione e dei servizi meteorologici e varie attività culturali e ludico-ricreative a tema contribuisce ad approfondire la conoscenza della meteorologia e dell’influenza del “tempo che fa” sulle attività quotidiane. 
La mattinata è poi entrata nel vivo del tema di quest’anno occupandosi del valore dei servizi meteorologici pubblici con rappresentanti dell’Aeronautica Militare e dei servizi meteorologici regionali ed europei. La seconda sessione, nel pomeriggio di oggi, sposterà l’attenzione sul valore della meteorologia per la collettività attraverso gli interventi di esperti italiani e internazionali. 
La giornata di domani si aprirà alle 9 con la sessione dedicata al valore del coordinamento nazionale e internazionale nella meteorologia per poi proseguire con un’analisi del valore storico della meteorologia per la società. Alle 13 è previsto un collegamento speciale con l’Antartide, con Concordia, una delle principali stazioni dell’Osservatorio Meteo-Climatologico Antartico, dove la meteorologia riveste un ruolo fondamentale. Lorenzo Moggio e Giampietro Casasanta, ricercatori appena rientrati dall’inverno a Concordia, collegheranno in diretta il Festival con i loro successori attualmente in spedizione alla stazione Concordia, raccontando al pubblico le attività che si svolgono a Dome C e leggendo in tempo reale i dati di un radiosondaggio.
Infine, spazio durante il Festival anche al valore della comunicazione nella formazione e verso l’opinione pubblica. Comunicare bene la meteorologia, a tutti i livelli - nella scuola, nelle realtà museali, sui media – ha un valore inestimabile per la crescita di una società consapevole delle potenzialità e dell’importanza della formazione e dell’informazione in meteorologia. 
Tanti i laboratori previsti per la sezione didattica e divulgativa abbinata al Festival: nella giornata di venerdì e nella mattinata di sabato sarà possibile partecipare a lezioni interattive e laboratori sperimentali proposti da diverse realtà provenienti da tutta Italia. Ecco i titoli: “In viaggio con le nuvole. Dalla meteorologia al clima”, “Scultori della terra”, “Atmosfere aliene”, "Ma prof, lei lo sapeva? elementi di meteorologia alpina”, “Il problema della qualità dei dati nelle ricostruzioni climatiche”. Tutte le attività, su prenotazione, vengono coordinate e ospitate nella sede principale della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Info su costi e modalità di partecipazione sono disponibili sul sito del Festival.
E per saperne di più, in programma durante il Festival anche alcune mostre tematiche, tutte a ingresso gratuito: “Misurazioni nel passato” (all’Urban center), “Il cielo in biblioteca” e “Fulminea” (alla Biblioteca civica “G. Tartarotti”), “1816-2016: Duecento anni di osservazioni meteorologiche a Trento” e “Albert Defant (Trento 1884-Innsbruck 1974). Ritratto di un eminente scienziato trentino” (a Palazzo Piomarta/Istruzione).
Quanto vale la meteorologia? Il tema dell’edizione 2016
Cosa significa parlare di “valore” in questo campo? Dall’edilizia all’agricoltura, dal turismo alla protezione civile fino all’energia: sono tanti i settori su cui l’impatto economico delle condizioni meteorologiche risulta determinante. A Rovereto gli operatori dei servizi meteorologici, istituzionali e privati, i professionisti e le aziende che operano nel settore, i ricercatori, gli utenti dei servizi e dei prodotti meteorologici e gli appassionati di meteorologia ne parlano insieme ai cittadini.
Il Festival di quest’anno si concentra sul valore della storia della meteorologia italiana e di come riscoprirla a partire dalle fonti, spesso non ancora pubblicate se non molto parzialmente. Ma il valore della meteorologia si valuta anche in base alla capacità di ottimizzare l'uso delle risorse. Dopo aver trattato il tema dell'acqua, si affronterà la riflessione di grande attualità sul binomio energia e ambiente e soprattutto sulle risorse energetiche rinnovabili. Eolico, solare, idroelettrico sono infatti ambiti in cui la valutazione meteorologica è essenziale e il suo valore proporzionale all'entità della risorsa da gestire.
“Il mio tempo fra nuvole e tempeste”, concerto di Cecilia Chailly
In occasione del Festival della Meteorologia oggi alle 20.30 si terrà al Teatro Zandonai il recital per arpa e parole "Io e il mio tempo fra nuvole e tempeste " della compositrice, cantante e scrittrice Cecilia Chailly, promosso e offerto dal Comune di Rovereto. L’ingresso è libero previa prenotazione all’Ufficio Cultura del Comune di Rovereto (tel. 0464-452256 - 452253).
“100 voci per il festival”
Oltre 100 saranno i protagonisti della serata di chiusura del Festivalmeteorologia a Rovereto. Un concerto dove si alternerà la coralità pura delle “Voci Roveretane” con un variegato gruppo, composto da una banda e due cori della Valle del Chiese. Domani, ore 21, Chiesa Santa Maria del Monte Carmelo - Ingresso libero.
I promotori e i partner
Il Festivalmeteorologia nasce nel 2015 su iniziativa del professor Dino Zardi, docente di Fisica dell'Atmosfera dell'Università di Trento. Come per il 2015 anche questa seconda edizione molti sono gli enti coinvolti per la realizzazione del Festival della Meteorologia. I partner promotori del Festival oltre all'Università di Trento e al Comune di Rovereto sono Trentino Sviluppo, Fondazione Museo Civico di Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto. Atri partner collaborano con l'Università di Trento per la realizzazione del festival e sono Fondazione Edmund Mach, APT Rovereto e Vallagarina, Biblioteca di Rovereto. Il Festival gode del patrocinio della Provincia autonoma di Trento, del Ministero dell’Ambiente e nei giorni scorsi ha ricevuto in premio di rappresentanza la medaglia da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Main sponsor dell’edizione 2016 sono Vaisala, azienda leader mondiale nel campo delle misure ambientali e industriali e la sua rappresentante in esclusiva per l’Italia Eurelettronica Icas. Novità di questa edizione è il coinvolgimento tra i promotori, oltre all’Università di Trento e al Comune di Rovereto, anche di Trentino Sviluppo e della Fondazione Museo Civico di Rovereto. Una stretta collaborazione che ha permesso di garantire ulteriori spazi al Festival nel Polo tecnologico, luogo vocato all’innovazione e al trasferimento di conoscenza, ideale per ospitare conferenze e stand di aziende, associazioni ed enti istituzionali.
(a.s.)
Informazioni e programma sul sito http://www.festivalmeteorologia.it
 
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