Trento
3 Ottobre 2022

Storie e lezioni di libertà mancate

Un ciclo di incontri per la cittadinanza e il primo corso europeo su violazioni della libertà di ricerca e di insegnamento

Quattro storie di libertà mancate di ieri e di oggi saranno protagoniste del ciclo di incontri per la cittadinanza che si aprirà mercoledì 5 ottobre con Peter Burke dell’Università di Cambridge, storico della cultura di fama mondiale e autore di trenta libri pubblicati in più di venti lingue, con una conferenza in inglese sul tema degli intellettuali in esilio. La storia della libertà accademica e delle sue violazioni è strettamente legata alla storia delle diaspore. Peter Burke restituirà un mosaico di vicende individuali che, con le loro traiettorie e esperienze di mobilità, hanno dato luogo a un processo di emancipazione e di transfert culturale estremamente rilevante per il progresso scientifico.
I seminari pubblici proseguiranno con tre conferenze in italiano: mercoledì 12 ottobre Patrizia Guarnieri (Università di Firenze) interverrà su “Di mia libera volontà: intellettuali in fuga e fascismo”; mercoledì 26 ottobre Stefano Gattei (Università di Trento) con “Libertà di filosofare in naturalibus: Galileo, Campanella e la lotta per la nuova scienza alla corte di Urbano VIII”; giovedì 3 novembre Antonella Salomoni (Università della Calabria) “La ‘perniciosa influenza dell’Occidente’: diritti e libertà accademiche in Russia” e Niccolò Pianciola (Università di Padova) con “Storia, politica e memoria: il caso Memorial”.
Tutti i seminari pubblici “Storie di libertà mancate” si terranno alle 17 nell’aula Kessler del Palazzo di Sociologia (Trento – Via Verdi, 26).
Il ciclo rientra in un progetto più ampio.
Infatti, all’università di Trento si tiene quest’anno il primo corso universitario europeo sulla libertà accademica. Coordinato dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento, in collaborazione con la Facoltà di Giurisprudenza, il progetto Jean Monnet “European Societies and Academic Freedom – ESAF” mira a sviluppare una maggiore conoscenza nelle comunità universitarie e nella società civile sull’importanza della libertà di ricerca, di insegnamento/apprendimento e dell’autonomia universitaria e sulle violazioni presenti e passate di questi principi. Il corso si compone di tre unità: una ricostruzione teorica del principio di libertà accademica e della sua evoluzione storica; moduli tematici che approfondiscono aspetti specifici relativi alle sfide contemporanee per la libertà accademica; un percorso di laboratori che verrà realizzato in collaborazione con la rete Scholars at Risk (SAR Italia e SAR International) e che coinvolgerà le studentesse e gli studenti in attività concrete di ricerca, monitoraggio, disseminazione e sensibilizzazione sul tema della libertà accademica e sulle conseguenze delle sue violazioni.

(e.b.)

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito del progetto: https://cjm.unitn.it/esaf/overview