Rovereto
16 Luglio 2019

Stampa 3D, così cambia la produzione industriale

Giornata di confronto giovedì 18 luglio, dalle 10 alle 17.30, a ProM Facility (Polo Meccatronica) di Rovereto su rischi e opportunità della manifattura additiva

Se nei primi decenni le stampanti 3D sono state impiegate soprattutto per la realizzazione di prototipi, ora vengono utilizzate sempre più nella produzione. La loro diffusione comporta trasformazioni profonde nell’economia e nella società e pone varie sfide, ad esempio alla formazione scolastica e professionale e alla protezione della proprietà intellettuale.
A raccontare vantaggi e rischi di questa tecnologia saranno dieci persone provenienti dal mondo dell’impresa e dell’università, di vari contesti internazionali, nell’incontro sulla filiera della manifattura additiva (“Additive Manufacturing. The process chain, from designers to end-users) che si terrà giovedì 18 luglio, dalle 10 alle 17.30, nei laboratori ProM Facility al Polo Meccatronica (Rovereto – Via Fortunato Zeni, 8).
La proposta è di tre professori del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento: Matteo Benedetti, Paolo Bosetti (responsabile scientifico di ProM Facility) e Massimo Pellizzari con i gruppi di progettazione meccanica e costruzione di macchine, metallurgia, misure meccaniche e termiche del Dipartimento. «L’obiettivo del workshop – spiegano – è stimolare la discussione in ambito accademico e industriale circa temi e idee innovative rilevanti per l’intera filiera della manifattura additiva, partendo dal progettista per arrivare all’utilizzatore finale. Per questo motivo 10 relatori di prestigio internazionale, provenienti sia dal mondo dell’impresa sia da quello dell'università, divulgheranno i risultati delle loro attività in modo da sensibilizzare la collettività circa rischi e opportunità di questa tecnologia che viene impiegata soprattutto nel settore biomedico, aerospaziale e dell’automotive. L’iniziativa si rivolge a personale di scuola, imprese, università, centri di ricerca, legislatori, amministratori pubblici interessati all’impatto delle tecnologie additive sulla società del futuro» precisano.
I lavori si terranno in lingua inglese, ma ci sarà la possibilità di ricevere informazioni anche in italiano e di fare, nel corso della giornata, una visita guidata al ProM Facility.
I laboratori della ProM Facility (dove ProM sta per Prototipazione Meccatronica) sono frutto della collaborazione fra Provincia autonoma di Trento, Trentino Sviluppo, Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler e Confindustria Trento e offrono alle aziende della filiera meccatronica una piattaforma integrata per la progettazione, lo sviluppo, la realizzazione, la verifica e la validazione di sistemi e processi produttivi. 
(e.b.)
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