Si festeggia il decennale del rivelatore di raggi cosmici AMS-02
Il ruolo chiave di Trento nell'esperimento Alpha Magnetic Spectrometer 02. "Uno Spritz di AntiMateria" lunedì 24 maggio per coinvolgere il pubblico
Nei suoi primi dieci anni, questo “cacciatore di particelle” ha analizzato oltre 170 miliardi di particelle cosmiche alla ricerca di possibili tracce di antimateria primordiale e di segnali di materia oscura provenienti dalla galassia.
AMS-02 misura con un’accuratezza mai raggiunta prima la composizione e l’abbondanza dei raggi cosmici messaggeri dell’Universo insieme a fotoni, neutrini e onde gravitazionali che investono costantemente l’atmosfera della Terra.
A Trento si concentrano alcune figure chiave dell'esperimento spaziale internazionale Alpha Magnetic Spectrometer 02 (AMS-02), come il professor Roberto Battiston, uno dei padri dell'esperimento, e il professor Paolo Zuccon, responsabile nazionale di AMS-02.
Con loro lavorano Ignazio Lazizzera, professore senior, i ricercatori Francesco Nozzoli, William Burger e Francesco Dimiccoli e gli studenti di dottorato Giuseppe Gebbia e Abhinandan (Abi) Dass.
Il gruppo AMS-02 è formato da personale del Dipartimento di Fisica dell'Università di Trento e di INFN-TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications). Le attività sono parte del Laboratorio di Fisica delle Astro Particelle.
Per coinvolgere un pubblico più ampio, è stato anche organizzato "Uno Spritz di AntiMateria", evento social in cui lunedì 24 maggio alle 18 ricercatori e ricercatrici dalle sedi di Bologna, Milano, Perugia, Roma e Trento saranno in diretta Facebook e YouTube per raccontare la storia di AMS-02, mostrare qualche filmato e rispondere alle domande delle persone curiose e interessate. Un aperitivo scientifico online per festeggiare assieme i dieci anni di funzionamento del rivelatore di raggi cosmici.
“Nei suoi primi dieci anni di funzionamento, AMS-02 ha rivoluzionato la misura diretta dei flussi di raggi cosmici, producendo misure di una precisione prima mai raggiunta”, commenta Paolo Zuccon, docente dell’Università di Trento, membro dell’INFN-TIFPA e responsabile nazionale di AMS-02. ”Lo strumento continuerà a prendere dati almeno fino al 2028 e grazie al suo potente magnete raccoglierà misure delle particelle di anti-materia cosmica che possono aprire la porta a nuove scoperte“.
Per approfondimenti: comunicato stampa Asi/Infn riguardante il decimo anniversario dell’installazione di AMS-02 sulla Stazione Spaziale Internazionale e locandina "Uno Spritz di AntiMateria".