«Ragionate dentro la complessità, anche quando costa fatica»
Proclamati 468 neodottoresse e neodottori nella Cerimonia di laurea dell’Università di Trento. A loro il rettore Deflorian ha rivolto un appello a non cedere alla scorciatoia della semplificazione, a rimanere liberi, soprattutto di fronte alle grandi sfide del nostro tempo. «Uscite dalla comfort zone», l’invito della testimonial Alessia Andreatta
Tocchi in aria, sole e sorrisi raggianti in piazza Fiera. L’Università di Trento ha proclamato oggi 468 nuove dottoresse e nuovi dottori. Lo ha fatto questa mattina, nel corso della Cerimonia di laurea, il rettore Flavio Deflorian assieme alla prorettrice alle Politiche di equità e diversità Barbara Poggio, alla presenza delle autorità. Testimonial della giornata l’alumna dell’Ateneo Alessia Andreatta, direttrice Ambiente di Gruppo Dolomiti Energia.
«UniTrento rimanga la vostra casa»
Un appello all’approfondimento, a resistere alla tentazione di semplificare la complessità del mondo alla misura del nostro sguardo è quello che il rettore ha rivolto a studenti e studentesse: «Le spiegazioni semplici — ha detto — rassicurano. Lo sappiamo bene. Semplificare è, in fondo, un modo per consolarci: ci dà l’illusione di aver capito, quando in realtà abbiamo solo ridotto la complessità del mondo alla misura del nostro sguardo. È una tentazione umana, comprensibile. Perché la realtà in cui viviamo è complessa. A volte, spaventosamente complessa. Ma è proprio a questo che l’Università vi ha preparati: a ragionare dentro la complessità, anche quando richiede tempo, anche quando costa fatica». «L’Università vi ha insegnato a pensare con la vostra testa — ha aggiunto — anche controcorrente, anche a contestare come sta accadendo ora, sempre nel rispetto, a vedere le connessioni tra le cose, a mantenere uno sguardo aperto e consapevole su ciò che vi circonda, senza cedere a spiegazioni facili o parziali». Ha proseguito: «Che scegliate la strada della ricerca o di una professione fuori dall’università ricordate sempre di farvi guidare dall’etica e dal rispetto della verità, anche quando è complessa, anche quando è scomoda». Nell’interazione e in ambito professionale: «Impegnatevi a rendere accessibili e comprensibili temi difficili — ha affermato poi il rettore — a favorire il dialogo tra la scienza e la società, tra la conoscenza e le persone. E se, lungo il vostro cammino, vi capiterà di avere dei dubbi — e vi capiterà, perché fa parte del gioco — ricordate che noi siamo sempre qui». Ha espresso infatti la speranza che i neolaureati e le nuove laureate di oggi non perdano il contatto con UniTrento: «Continuate a sentirla un po' come la vostra base, la vostra casa — ha esortato — Perché i legami che avete creato qui non si esauriscono oggi. Possono viaggiare con voi per tutta la vita, crescere, diventare una rete sempre più forte. E saranno solidi, se li terrete sempre intrecciati ai nostri valori fondamentali». Quelli dello Statuto dell’Ateneo, che ha citato, «come lo spirito critico, la libertà di pensiero, il rispetto e la responsabilità» e quelli universali, «la libertà, l'uguaglianza, la dignità».
Ianeselli: da voi dipende il futuro. Spinelli: ridisegnate i sistemi
La cerimonia è stata organizzata con la collaborazione del Comune di Trento e della Provincia autonoma di Trento. «Vi raccomando di prestare attenzione al bivio storico a cui ci troviamo di fronte — ha dichiarato il sindaco Franco Ianeselli —: il bivio tra democrazia e autoritarismo, tra universalità e asimmetria dei diritti fondamentali, tra tutela e distruzione dell’ambiente, tra scienza e irrazionalità oscurantista, tra umanesimo e nichilismo efficientista. L’onere della scelta e della testimonianza sta a ognuno di voi: sappiate che dalle vostre convinzioni, dalla vostra idea di società dipende il nostro futuro collettivo».
Nel suo intervento, il vicepresidente e assessore provinciale allo Sviluppo economico, lavoro, famiglia, università e ricerca Achille Spinelli ha invece ricordato il solido legame tra la Provincia autonoma di Trento e l’Ateneo, frutto di una collaborazione che «ha consentito di raggiungere risultati importanti in termini di ricerca, attrattività e qualità della formazione». Ha quindi invitato i laureati a «non accontentarsi di lavorare per i sistemi esistenti, ma di ridisegnarli perché siano eticamente robusti, socialmente giusti e ambientalmente sostenibili», sottolineando come «la crescita economica possa e debba legarsi a sostenibilità ed etica, grazie a competenze nuove e visione».
I tre messaggi della testimonial
Nel 1995, Alessia Andreatta fu prima laureata di un percorso triennale sperimentale in Ingegneria. Dalla sua esperienza la testimonial, ora direttrice Ambiente di Gruppo Dolomiti Energia, è partita per lasciare tre messaggi ai nuovi/e dottori e dottoresse di UniTrento. «Abbiate il coraggio di scegliere, non lasciate che lo facciano altri per voi — ha esordito — anche quando le certezze mancano. Siate disposti a sperimentare, a seguire le vostre passioni, anche se vi portano in direzioni inattese». «Il secondo messaggio è — ha proseguito — non accontentatevi mai. Cercate il miglioramento continuo, uscite dalla zona di comfort, siate protagonisti della vostra carriera. I “no” che riceverete saranno opportunità per cercare nuove strade in cui sentirsi valorizzati e valorizzate. La soddisfazione professionale non arriva da fuori, nasce da voi, dalla coerenza con i vostri valori e dalla capacità di scegliere con pensiero critico». Infine Andreatta ha parlato del valore di essere squadra: «Nessun percorso si compie da soli. Unite le forze, mettete da parte l’io per costruire un “noi” capace di raggiungere qualsiasi traguardo».
Le cifre della cerimonia
Sono 468 i dottori e le dottoresse appena proclamati/e, con una prevalenza di queste ultime, in totale 270 (198 i colleghi uomini). Hanno studiato al Centro Agricoltura Alimenti Ambiente, al Dipartimento Cibio, a Economia e Management (quest’anno è il Dipartimento più rappresentato), alla Facoltà di Giurisprudenza, a Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Ingegneria e Scienza dell'Informazione, Ingegneria industriale, Lettere e Filosofia, Fisica, Matematica, Psicologia e Scienze cognitive, Sociologia e Ricerca sociale. Il più grande ha 66 anni; il più giovane 21. Tra loro questa mattina c’erano anche 9 allieve e allievi del Collegio Clesio, primi a salire sul palco per la consegna dei diplomi.
Ad animare la cerimonia l’Orchestra UniTrento e la Corale polifonica, composte da studentesse e studenti, docenti e personale dell’Ateneo. Il servizio di traduzione in Lingua dei segni italiana (Lis) è stato curato dall’Ente nazionale sordi Onlus (Ens).
L’evento è stato inoltre trasmesso in diretta YouTube: il video ora è disponibile all’indirizzo https://www.youtube.com/live/N9J15_M215I?si=56GHLR8vbjqH_RyE
