Rovereto
21 Febbraio 2023

Nuovo accordo di sviluppo per il Cerism

Un’ulteriore accelerazione per lo sviluppo della ricerca e della didattica negli ambiti sport, montagna e salute con importanti ricadute per l’innovazione sul territorio. Grazie alla nuova convenzione interuniversitaria il Cerism di Rovereto torna a essere progetto pienamente condiviso tra le università di Verona e Trento potendo contare sul costante supporto del Comune di Rovereto e sul forte impulso di “Trentino Sviluppo”.

Un centro interuniversitario, dunque, perfettamente inserito nel territorio che lo ospita ed esprime, e che guarda al futuro attraverso un continuo rafforzarsi del legame tra ricerca scientifica, alta formazione e mondo del lavoro

La convenzione è stata presentata oggi nella sede del Centro, al Polo Manifattura di Rovereto, dal rettore dell’università di Verona Pier Francesco Nocini, dal rettore dell’università di Trento, Flavio Deflorian, dall’assessore allo Sviluppo economico, ricerca e lavoro della Provincia di Trento, Achille Spinelli, dal sindaco del Comune di Rovereto, Francesco Valduga, e dal direttore del Cerism, Federico Schena. Presente anche il presidente di Trentino Sviluppo, Sergio Anzelini.
Un progetto di ampio respiro per le scienze applicate all’attività motoria che, forte ora della nuova natura interuniversitaria, si apre a collaborazioni con altri atenei italiani, che hanno già mostrato interesse a prendere parte al progetto, riferimento nazionale nel suo ambito, e che punta all’ambizioso obiettivo di aprirsi a collaborazioni con atenei e centri di ricerca di tutto il mondo.
«La convenzione firmata per far tornare il Cerism un centro interateneo – ha spiegato il rettore Nocini – si aggiunge alle numerose altre collaborazioni istituzionali in essere tra le università di Verona e Trento. Nel campo della didattica il corso di laurea di Medicina, i corsi di laurea delle Professioni sanitarie, Bioingegneria, Storia e Scienze motorie, cui si affiancano varie iniziative nell’ambito della ricerca. Questi accordi sono il risultato di una strategia e di un lavoro progettato insieme e pienamente condiviso con il rettore dell’Università di Trento, con il quale ho avuto il piacere di lavorare in questi anni. Voglio, inoltre, ricordare il ruolo che in questo positivo rapporto ha sempre avuto la Provincia di Trento, la concreta partecipazione al rilancio del nuovo Cerism da parte di Trentino Sviluppo e il costante supporto del Comune di Rovereto, protagonista accanto agli atenei sin dalla fondazione del centro».
La squadra che da oggi compone il Cerism si fa trovare, quindi, più che pronta ad affrontare i Giochi Olimpici, ormai alle porte, tra sfide e opportunità che questo grande evento rappresenta per il territorio e per il Paese. Le attività del centro interuniversitario saranno indirizzate dal Comitato paritetico costituito dai massimi rappresentati delle quattro istituzioni convenzionate e le attività saranno organizzate dal Direttivo composto da due docenti rappresentanti per ciascun ateneo. Alla sua direzione è stato confermato il professor Federico Schena.
«La collaborazione tra l’Università di Trento e quella di Verona ha dato vita nel corso degli anni a numerosi progetti di successo nell’ambito della didattica e della ricerca. Uno di questi è certamente il Corso di laurea magistrale interateneo in “Scienze dello sport e della prestazione fisica”, le cui attività sono in parte svolte a Rovereto, all’interno della sede dell’Incubatore “Progetto Manifattura”» ha commentato il rettore Deflorian. «Con la firma di oggi rafforziamo questa cooperazione in un settore chiave per l’innovazione e le scienze della vita a Rovereto, sviluppando l'ambito della ricerca che si affianca alla formazione. Lo sport è infatti una potente leva di sviluppo e non dimentichiamo che il Trentino, secondo una recente classifica, è la provincia più sportiva d’Italia. Un primato che ha origine nella fitta rete di relazioni del territorio tra sport, economia e società. La nuova convenzione interuniversitaria tra Verona e Trento si inserisce appieno in questa alleanza virtuosa, che può contare sul fondamentale supporto del Comune di Rovereto e di Trentino Sviluppo”.
«Mi fa piacere – ha aggiunto l’assessore Spinelli - che i due poli universitari di Trento e Verona vadano oggi a formalizzare e consolidare ulteriormente il rapporto di proficua collaborazione costruito in questi anni e che ciò avvenga nei nuovi spazi di Progetto Manifattura a Rovereto, progettati proprio per dare spazio a esperienze laboratoriali in cui il mondo delle imprese lavori fianco a fianco con centri di ricerca pubblici e privati che svolgano funzioni di catalizzatori di conoscenze e competenze. Così facendo si crea una filiera della conoscenza per i giovani che studiano all’Università degli sport di montagna, sempre qui in Manifattura nell’edificio della Ciminiera e poi possono svolgere al Cerism o nelle aziende dell’industria dello sport presenti nell’incubatore esperienze di tirocinio, ricerca di laurea e percorsi di specializzazione. Una filiera che da Borgo Sacco si collega direttamente a via del Brennero, dove negli spazi ex Ariston Trentino Sviluppo, la Provincia e l’Università di Trento stanno lavorando al “Polo Scienze della Vita”, una infrastruttura di ricerca caratterizzata da spazi di incubazione e laboratori leggeri per il settore delle biotecnologie».
«Vedere un ulteriore tassello realizzato, in un percorso che viene da lontano, è sempre una soddisfazione» ha detto il sindaco Francesco Valduga. «Rovereto è una città che ha capito quanto sia importante investire in innovazione, in ricerca, e lo può fare attraverso l’Università. Un percorso che va sostenuto economicamente, certo, ma che necessita di un di più di idee. Sappiamo che oltre alle risorse economiche, c’è un investimento nel pensiero portato avanti da più amministrazioni e che coinvolge le istituzioni, ma anche il mondo dello sport, delle società sportive e delle imprese, dove questa ricerca trova applicazione, dove viene dato corpo alle intuizioni che qui nascono, non solo per il territorio di Rovereto, ma in un contesto decisamente più ampio che va ben oltre i confini provinciali. Questa convenzione consolida un rapporto tra Università, non in competizione ma in continua relazione e confronto, ma anche tra persone, fortificando relazioni che hanno permesso di mettere in campo e realizzare progetti concreti».
Insediato nella Be Factory del Progetto Manifattura, incubatore d’impresa di Trentino Sviluppo, il Cerism può contare in uno spazio multifunzionale e modulare per lo sviluppo della ricerca, con laboratori all’avanguardia a livello mondiale, a cui si affiancano numerosi spazi di lavoro e studio riservati a ricercatori e studenti con una forte spinta ad accogliere, in un ambiente allineato ai più alti standard internazionali, i ricercatori stranieri che sempre più spesso chiedono di attivare collaborazioni scientifiche col Cerism. Grazie alla rinnovata condivisione di intenti e strategie saprà offrire nuove opportunità alle aziende, nuovi progetti e collaborazioni in spazi che potranno raccontare i percorsi di innovazione e di ricerca svolti dalle aziende in collaborazione con le università per migliorare i prodotti e le performance degli atleti.
Oltre ai nuovi laboratori del Cerism, è attivo, da alcuni anni, il primo corso di laurea magistrale in Sport della Montagna che, grazie all’ormai consolidata partnership nella formazione accademica tra l’università di Trento e l’ateneo di Verona, si sta distinguendo come offerta formativa di alta specializzazione con importanti sbocchi professionali nel settore degli sport outdoor e della montagna.

SCHEDA
Il Cerism, centro di ricerca “Sport, mantagna e salute”, è attivo dal 2010. Ricercatrici, ricercatori, professioniste e professionisti del settore impegnati nel Cerism svolgono attività di ricerca di base e applicata nell’ambito dell’attività fisica e sportiva con particolare attenzione agli adattamenti all’ambiente naturale, outdoor, e in condizioni straordinarie di ipossia e ipotermia.
Il centro offre servizi in ambito di valutazione funzionale e fisiologica, supporto medico, consulenze scientifiche e ricerche su commissione per privati, istituzioni, federazioni, enti sportivi e aziende. Tra questi vanno segnalati il pluriennale rapporto con la Federazione italiana sport invernali (Fisi) e con le altre federazioni sportive del settore, con il Coni Trentino e nazionale e con le principali aziende del settore sportivo che si occupano di attrezzature e abbigliamento sportivo.
Di rilievo l’attività didattica caratterizzata da corsi di formazione e aggiornamento per insegnanti, corsi post-laurea finalizzati alle attività motorie in montagna, il master internazionale “Outdoor activities for health”, corsi di formazione con la Scuola dello Sport del Coni Trentino su sport e attività fisica, congressi nazionali ed internazionali, nonché incontri di promozione e di educazione sportiva.
Nella sede di Rovereto sono attivi i seguenti laboratori di ricerca: Biomeccanica e Locomozione umana, Ergonomia e comfort, Fisiologia in ambienti estremi, Fisiologia dell’esercizio e valutazione funzionale, Forza e Funzionalità muscolare, Sviluppo prototipi per la ricerca. Infine, nel Centro è attivo anche un Ambulatorio di Medicina dello Sport autorizzato dalla Provincia Autonoma di Trento, dove vengono eseguono visite specialistiche e visite per il rilascio della certificazione di Idoneità Agonistica, nonché test di valutazione funzionale. All’interno dei laboratori trova collocazione una aggiornata e completa strumentazione: il laboratorio per la valutazione della performance neuromuscolari è dotato di diverse pedane di forza e celle di carico per la valutazione della potenza sia a corpo libero, anche con l’utilizzo di sovraccarichi, sia su esecuzioni guidate; nel laboratorio di fisiologia dell’esercizio sono presenti ergometri per la simulazione dei diversi sport e strumenti per l’analisi delle capacità cardio-respiratorie, mentre quello per la valutazione delle capacità propriocettive è dotato di pedane stabilometriche, una parete di arrampicata artificiale di oltre 25mq con possibilità di espansione modulare a 80 metri quadrati.  
A questi si aggiungono due laboratori speciali: quello di locomozione avanzata e quello di ambienti estremi. Il primo con una superficie di 90mq ed una altezza di 4 metri, contiene il rinnovato treadmill di grandi dimensioni (2.5 x 3.5m) nel quale è possibile ogni forma di locomotoria compreso sciare e pattinare. Lo spazio è utilizzato anche dagli atleti delle squadre nazionali di sci nordico per i test di valutazione funzionale e le analisi biomeccaniche e neuromuscolari per lo sviluppo della tecnica. Il secondo laboratorio, dedicato allo studio degli adattamenti fisiologici agli ambienti estremi, ha un volume di oltre 100 metri cubi, adatto anche a soggiorni prolungati, ed è in grado simulare le diverse quote fino a quelle Himalayane mediante ipossia normobarica. Estreme anche le temperature che possono andare da -30°C ad oltre 70°C con un controllo molto preciso garantito dal nuovo sistema di gestione della climatizzazione realizzato dall’azienda altoatesina Frigotherm Ferrari.

(e.b.)