Trento
15 Aprile 2021

L’Università di Trento per il cloud europeo della scienza aperta

L'Ateneo di Trento è tra le prime università ad aderire al protocollo d’intesa dell’Infrastruttura di calcolo e dati italiana (Icdi) assieme alla Bicocca di Milano e alla Sissa di Trieste per contribuire allo sviluppo della strategia europea per i dati

L’Università di Trento da anni è impegnata per la diffusione del sapere attraverso l’accesso aperto (Open Access) alle pubblicazioni scientifiche. Attuare il principio dell’Open Access significa dare la possibilità di scaricare e condividere i risultati di studi e ricerche. Si inserisce in questo percorso e nell’ampia esperienza maturata nel settore, il ruolo che UniTrento potrà ora giocare per il cloud europeo della scienza aperta denominato Eosc (European Open Science Cloud): darà un contributo allo sviluppo di una nuova strategia di gestione dei dati a livello europeo.
L’Università di Trento ha, infatti, aderito alla Infrastruttura di calcolo e dati italiana (Icdi - Italian Computing and Data Infrastructure) con un accordo di collaborazione che è stato firmato recentemente dal rettore di UniTrento.
Promotore dell'accordo è Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento e referente è Sandro Fiore, docente del Disi, che inoltre partecipa all’Executive Board di Icdi insieme ad Alberto Montresor, anch’egli docente del Disi.
«Tramite questo accordo – sottolinea il direttore del Disi Paolo Giorgini – UniTrento ha sia l’obiettivo di contribuire alla visione strategica nazionale sulle infrastrutture di calcolo e dati, sia lo scopo di fornire un apporto concreto nell’ambito delle attività nazionali ed europee di definizione dell’European Open Science Cloud (Eosc)».
«Nel partecipare al tavolo di Icdi – spiega il professor Sandro Fiore – l’Università di Trento contribuirà su tre aspetti di notevole interesse per l’Ateneo: la promozione della visione sull’Open Science nei diversi contesti di innovazione e ricerca in cui l’Ateneo è coinvolto; la conoscenza e l’applicazione dei principi di fruibilità, accessibilità, interoperabilità e riutilizzabilità per la gestione di archivi di dati scientifici, nonché la partecipazione allo sviluppo della Strategia europea per i dati».
Al tavolo di lavoro di Icdi partecipa, in prima fila, la Rete italiana per università e ricerca (Garr). Vi aderiscono inoltre varie istituzioni legate al mondo accademico e della ricerca tra cui Cineca, Cnr, Elettra, Enea, Inaf, Ingv e Ogs; l'Ateneo di Trento è stato tra le prime università italiane ad aderire al protocollo d’intesa assieme alla Sissa di Trieste e alla Bicocca di Milano.

(e.b.)

Per approfondimenti e dettagli: https://www.icdi.it/it/