L’Università di Trento accoglie tutte le idee
La precisazione del rettore Paolo Collini sul caso della conferenza del giornalista Biloslavo: «Una questione di sicurezza, gli uffici hanno preferito annullare l'evento»
In riferimento alle notizie di stampa che stanno circolando in queste ore a proposito dell’annullamento della conferenza del giornalista Fausto Biloslavo, l’Università degli Studi di Trento desidera esprimere alcune precisazioni.
Il giornalista Fausto Biloslavo era stato invitato dall’associazione studentesca UDU (Unione degli Universitari) al Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale martedì 15 ottobre per parlare della situazione in Libia in qualità di esperto, per le sue competenze professionali e l’esperienza sui fronti di guerra.
Il rettore, come ha scritto al giornalista ancora nella tarda serata del 15 durante il suo rientro a Trento: «Ho saputo, con sorpresa e rammarico, dell'annullamento dell'evento organizzato da UDU (unione degli universitari)».
«La volontà dell'Ateneo – ha proseguito - non è certo quella di ostacolare il dibattito e la libera espressione di pensiero. La nostra politica è quella di non sindacare nel merito le iniziative delle associazioni studentesche e di sostenerle sempre quando non violano regole generali di comportamento».
«L'amministrazione – ha ripreso - ha voluto evitare di essere criticata per un problema di autorizzazioni (siamo molto attenti alle regole, soprattutto per quanto riguarda i presidi di sicurezza) e non ha guardato alla sostanza. In questo momento, anche a tutela degli studenti che hanno forse commesso un errore di procedura, ma hanno fatto bene nella sostanza il loro lavoro, ci tenevo a farle sapere che la mia volontà e quella della comunità che rappresento, è di operare nel pieno rispetto dei principi che ispirano e motivano la stessa esistenza delle università quali luoghi di esercizio e tutela delle libertà fondamentali. Riorganizzare questo evento è un modo per affermare questi principi».