Trento
22 Maggio 2018
Libertà della ricerca in ambito biomedico: quali garanzie e quali limiti?
Giovedì 24 maggio alle 11 al Palazzo di Sociologia (aula 14, via Verdi 26, Trento) seminario con Simone Penasa (UniTrento) nell'ambito del ciclo "Diritti umani e libertà accademiche" promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale
La libertà della scienza è riconosciuta dalla Costituzione italiana, così come il dovere della Repubblica di promuoverne lo sviluppo: come vengono attuati in concreto questi principi?
Attraverso alcuni casi concreti (ricerca con cellule staminali embrionali) e con uno sguardo alle esperienze giuridiche di altri ordinamenti giuridici nazionali (Regno Unito, Spagna, Germania, Francia), si analizzeranno le dinamiche giuridiche e istituzionali, fortemente orientate dalla natura “eticamente sensibile” delle attività disciplinate, che caratterizzano questo ambito. Allo stesso tempo, si proporrà una concezione della scienza e della ricerca scientifica quale potenziale fattore di realizzazione degli obiettivi costituzionali, in particolare (ma non esclusivamente) del diritto alla salute delle persone.
Simone Penasa è ricercatore in Diritto pubblico comparato alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento, dove insegna all'interno del Modulo Jean Monnet BioLaw: "Teaching European Law and Life Sciences (BioTell)". Fa parte del gruppo di ricerca BioDiritto della Facoltà ed è autore della monografia "La legge della scienza: nuovi paradigmi di disciplina dell'attività medico-scientifica. Uno studio comparato in materia di procreazione medicalmente assistita" (2015).
L'incontro rientra nell'ambito del ciclo "Diritti umani e libertà accademiche" promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale (rif. dott.ssa Ester Gallo).
Il ciclo di seminari si propone di coinvolgere gli studenti in un percorso di formazione e riflessione multi-disciplinare sul tema della libertà accademica, in una prospettiva storica e contemporanea. Alla discussione di tematiche generali si accompagna l’analisi di casi studio sui limiti al diritto di espressione e di ricerca in ambito accademico. La partecipazione di accademici e attivisti integra il percorso formativo con una discussione delle possibili politiche di partecipazione da parte delle università e della società civile nella difesa dei diritti di libertà accademica.
Attraverso alcuni casi concreti (ricerca con cellule staminali embrionali) e con uno sguardo alle esperienze giuridiche di altri ordinamenti giuridici nazionali (Regno Unito, Spagna, Germania, Francia), si analizzeranno le dinamiche giuridiche e istituzionali, fortemente orientate dalla natura “eticamente sensibile” delle attività disciplinate, che caratterizzano questo ambito. Allo stesso tempo, si proporrà una concezione della scienza e della ricerca scientifica quale potenziale fattore di realizzazione degli obiettivi costituzionali, in particolare (ma non esclusivamente) del diritto alla salute delle persone.
Simone Penasa è ricercatore in Diritto pubblico comparato alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Trento, dove insegna all'interno del Modulo Jean Monnet BioLaw: "Teaching European Law and Life Sciences (BioTell)". Fa parte del gruppo di ricerca BioDiritto della Facoltà ed è autore della monografia "La legge della scienza: nuovi paradigmi di disciplina dell'attività medico-scientifica. Uno studio comparato in materia di procreazione medicalmente assistita" (2015).
L'incontro rientra nell'ambito del ciclo "Diritti umani e libertà accademiche" promosso dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale (rif. dott.ssa Ester Gallo).
Il ciclo di seminari si propone di coinvolgere gli studenti in un percorso di formazione e riflessione multi-disciplinare sul tema della libertà accademica, in una prospettiva storica e contemporanea. Alla discussione di tematiche generali si accompagna l’analisi di casi studio sui limiti al diritto di espressione e di ricerca in ambito accademico. La partecipazione di accademici e attivisti integra il percorso formativo con una discussione delle possibili politiche di partecipazione da parte delle università e della società civile nella difesa dei diritti di libertà accademica.
(a.s.)