Trento
30 Agosto 2016

L’Ateneo apre le porte ai progetti di alternanza scuola-lavoro

Oltre 70 gli studenti e le studentesse da 11 scuole medie superiori del Trentino accolti durante l’estate nelle strutture dell’Università di Trento. Tra studio e lavoro, un’esperienza che insegna e orienta verso scelte più consapevoli per il proprio futuro. Il progetto previsto nell’ambito del decreto Buona scuola

Mancano ormai pochi giorni alla ripresa della scuola e per oltre 70 ragazzi e ragazze al ritorno sui banchi ci sarà un’esperienza in più da raccontare. Tanti sono stati infatti gli studenti da 11 scuole medie superiori del Trentino che hanno preso parte a tirocini presso le strutture dell’Università di Trento nell’ambito del progetto Alternanza Scuola Lavoro. Una palestra per muovere i primi passi in ambito lavorativo – spesso in realtà di ufficio, ma non solo – e per capire meglio quale tipo di impiego potrebbe piacere una volta terminati gli studi. Questo il senso del progetto avviato a livello nazionale con il decreto Buona Scuola (legge 107/2015) per avvicinare al mondo del lavoro gli studenti delle classi terza, quarta e quinta degli istituti superiori, facendo loro provare un’esperienza lavorativa all’interno di un’azienda o di un ente disposti ad accoglierli. Un percorso formativo sperimentale – come spiega il MIUR – che potenzia l'autonomia scolastica; qualifica l'offerta formativa; esalta la flessibilità; risponde ai bisogni diversi degli alunni; agisce per la forte valenza orientativa, come mezzo di contrasto alla dispersione scolastica. Un “un elemento strutturale dell’offerta formativa” che prevede almeno 400 ore da effettuare negli ultimi tre anni degli istituti tecnici e professionali e 200 nei licei.
L’Università di Trento si è resa disponibile come struttura ospitante per circa un centinaio di posizioni all’interno delle proprie strutture sia accademiche sia amministrative. Le posizioni offerte sono state divulgate a tutte le scuole del territorio provinciale tramite il Dipartimento delle Conoscenza della Provincia autonoma di Trento che ha quindi raccolto le varie espressioni di interesse degli studenti per l’una o l’altra posizione.
Soddisfatti gli studenti che hanno partecipato al progetto per l’accoglienza e, in generale, per la possibilità di sperimentare “come ci si muove sul posto di lavoro”. A loro il progetto è servito anche come strumento di orientamento – anche per chi decide di proseguire gli studi verso un percorso universitario – perché li ha aiutati a capire i propri punti di forza e di debolezza, a scoprire le proprie passioni e, a fare scelte più adeguate e consapevoli per il proprio futuro. Principali attori del progetto – al di là degli studenti, veri protagonisti dell’iniziativa -- sono stati i tutor universitari, i tutor scolastici e le segreterie didattiche delle scuole e le direzioni dell’Ateneo (Didattica e Servizi agli Studenti, Risorse Umane e Organizzazione e Sistemi Informativi, Servizi e Tecnologie Informatiche), che hanno fornito il supporto organizzativo, amministrativo e tecnico-logistico. 
(a.s.)

Fotoservizio di Giovanni Cavulli