Trento
8 Marzo 2017
L’assessore Zeni in visita al centro BIOtech
L’incontro rientra nelle attività preparatorie all’Assemblea di Ateneo che quest’anno si terrà il 21 giugno e sarà dedicata al tema “Salute”.
Un polo di eccellenza per la salute, nel quale l’attività di ricerca dell’Università di Trento ha sviluppato collaborazioni locali e internazionali e sempre più lavora in sintonia con il mondo delle aziende.
Si è parlato del primo decennio di vita di BIOtech, ma anche delle prospettive che si potrebbero aprire a Mattarello per il settore delle tecnologie biomedicali oggi pomeriggio in occasione della visita di Luca Zeni, assessore alla salute e alle politiche sociali della Provincia autonoma di Trento. Con l’assessore Zeni c’era Silvio Fedrigotti, responsabile del Dipartimento salute e solidarietà sociale della Provincia. Zeni e Fedrigotti sono stati accolti al centro BIOtech dal direttore Claudio Migliaresi. All’incontro ha partecipato Innocenzo Cipolletta, presidente del consiglio di amministrazione dell’Università di Trento. Il momento, infatti, è stato organizzato nell’ambito delle attività preparatorie all’Assemblea aperta di Ateneo, che quest’anno si terrà il 21 giugno e che sarà incentrata sul tema della salute. Come momento di incontro con la società trentina previsto dallo Statuto dell’Università, l’Assemblea pubblica di Ateneo viene convocata a cadenza annuale dal presidente del consiglio di amministrazione d’intesa con il rettore ed è preceduta da incontri e attività che permettono di definire e approfondire le tematiche che saranno poi oggetto di discussione pubblica.
Durante la visita il gruppo ha potuto osservare alcuni dei progetti di ricerca portati avanti dal gruppo che, attualmente, riguardano le aree di fisica biomedicale e medicina rigenerativa e, nel dettaglio, materiali e procedure per la rigenerazione di organi e tessuti; modelli tridimensionali cellularizzati per la previsione dell’origine e la progressione di malattie (tumori); modelli per la verifica dell’efficacia di mezzi di indagine clinica e terapie; sistemi per il rilascio controllato di farmaci; risoluzione dei quesiti e domande di innovazione clinica e di miglioramento della qualità (ricerca clinica) e ricerca fondamentale ad alto livello strategico con un più lungo orizzonte temporale per la sua applicazione nel contesto di cura (ricerca biomedica).
BIOtech – Biomedical Tecnologies, centro interdipartimentale di ricerca, è stato costituito nel 2007 e ha sede a Mattarello dall’anno successivo. Scopi del Centro sono la promozione e il coordinamento di attività di ricerca nel settore delle scienze e tecnologie biomediche, in collaborazione con istituzioni pubbliche e di ricerca e aziende.
BIOtech è fin dalla sua nascita caratterizzato da competenze multidisciplinari e trasversali con aperture ai diversi settori scientifici che lo rende un punto di snodo in svariate iniziative imprenditoriali e di innovazione tecnologica. Esiste in Trentino un nucleo significativo di industrie biomedicali, sia nei settori della produzione di sistemi elettromedicali, sia nella produzione e fornitura di servizi ICT, sia nei settori dei materiali per la salute. Escluse alcune sporadiche eccezioni, le dimensioni di queste industrie sono tuttavia contenute con conseguenti limitazioni alle capacità di sviluppo del reparto R&D.
Grazie a finanziamenti propri, in breve tempo i laboratori si sono dotati di strumenti e competenze d’avanguardia investendo oltre due milioni e mezzo di euro in apparecchiature e in risorse umane (dottorato di ricerca, borse post-doc, ricercatori a contratto…).
BIOtech ha varie collaborazioni sul territorio con altre realtà di ricerca, come Cibio (Centro di Biologia integrata), TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications), Centro di Protonterapia e Azienda provinciale per i Servizi sanitari, Fondazione Bruno Kessler. Le collaborazioni di ricerca internazionali sono numerose, e tra queste nell’ultimo anno: negli USA la Emory Medical School di Atlanta, la Tufts University (Bioenginering Center) di Boston, la VCU di Richmond, l'Università del Texas e quella di Pittsburg; in Australia la Queensland University of Technology e l'Università di Sydney, in Germania con le Università di Kiel e Monaco, con l’University of Shanghai (China) e con University of Minho (Portogallo).
Nell’ultimo triennio sono state avviate esperienze di successo con acquisizioni di importanti progetti nazionali (Ministero della Salute) ed europei con la partecipazione congiunta di attori trentini dell’industria, ricerca e azienda sanitaria (progetti europei: I-locate, UNCAP, Nympha; Fondo Sviluppo Regionale: RENSY, MEPI, ERMES, APREBENE), l’avvio di startup, newco o nuovi rami d’azienda (BIOtools, Episkey, Cardioline, Medicaltech, GTS) o living lab (AUSILIA) avviando collaborazioni con più di dieci industrie locali e alcune industrie nazionali o internazionali (Orthofix, Meditalia, Medacta).
Durante la visita il gruppo ha potuto osservare alcuni dei progetti di ricerca portati avanti dal gruppo che, attualmente, riguardano le aree di fisica biomedicale e medicina rigenerativa e, nel dettaglio, materiali e procedure per la rigenerazione di organi e tessuti; modelli tridimensionali cellularizzati per la previsione dell’origine e la progressione di malattie (tumori); modelli per la verifica dell’efficacia di mezzi di indagine clinica e terapie; sistemi per il rilascio controllato di farmaci; risoluzione dei quesiti e domande di innovazione clinica e di miglioramento della qualità (ricerca clinica) e ricerca fondamentale ad alto livello strategico con un più lungo orizzonte temporale per la sua applicazione nel contesto di cura (ricerca biomedica).
BIOtech – Biomedical Tecnologies, centro interdipartimentale di ricerca, è stato costituito nel 2007 e ha sede a Mattarello dall’anno successivo. Scopi del Centro sono la promozione e il coordinamento di attività di ricerca nel settore delle scienze e tecnologie biomediche, in collaborazione con istituzioni pubbliche e di ricerca e aziende.
BIOtech è fin dalla sua nascita caratterizzato da competenze multidisciplinari e trasversali con aperture ai diversi settori scientifici che lo rende un punto di snodo in svariate iniziative imprenditoriali e di innovazione tecnologica. Esiste in Trentino un nucleo significativo di industrie biomedicali, sia nei settori della produzione di sistemi elettromedicali, sia nella produzione e fornitura di servizi ICT, sia nei settori dei materiali per la salute. Escluse alcune sporadiche eccezioni, le dimensioni di queste industrie sono tuttavia contenute con conseguenti limitazioni alle capacità di sviluppo del reparto R&D.
Grazie a finanziamenti propri, in breve tempo i laboratori si sono dotati di strumenti e competenze d’avanguardia investendo oltre due milioni e mezzo di euro in apparecchiature e in risorse umane (dottorato di ricerca, borse post-doc, ricercatori a contratto…).
BIOtech ha varie collaborazioni sul territorio con altre realtà di ricerca, come Cibio (Centro di Biologia integrata), TIFPA (Trento Institute for Fundamental Physics and Applications), Centro di Protonterapia e Azienda provinciale per i Servizi sanitari, Fondazione Bruno Kessler. Le collaborazioni di ricerca internazionali sono numerose, e tra queste nell’ultimo anno: negli USA la Emory Medical School di Atlanta, la Tufts University (Bioenginering Center) di Boston, la VCU di Richmond, l'Università del Texas e quella di Pittsburg; in Australia la Queensland University of Technology e l'Università di Sydney, in Germania con le Università di Kiel e Monaco, con l’University of Shanghai (China) e con University of Minho (Portogallo).
Nell’ultimo triennio sono state avviate esperienze di successo con acquisizioni di importanti progetti nazionali (Ministero della Salute) ed europei con la partecipazione congiunta di attori trentini dell’industria, ricerca e azienda sanitaria (progetti europei: I-locate, UNCAP, Nympha; Fondo Sviluppo Regionale: RENSY, MEPI, ERMES, APREBENE), l’avvio di startup, newco o nuovi rami d’azienda (BIOtools, Episkey, Cardioline, Medicaltech, GTS) o living lab (AUSILIA) avviando collaborazioni con più di dieci industrie locali e alcune industrie nazionali o internazionali (Orthofix, Meditalia, Medacta).
(e.b.)