Trento
27 Dicembre 2016

Innovation Olympics: una palestra di innovazione per i giovani

55 studenti, 11 squadre per due aziende: un’esperienza di business innovation sul campo per coltivare nuove competenze negli studenti. Obiettivo: creare il giusto mix di empatia e creatività, da un lato, struttura e disciplina dall’altro, per dare vita a progetti di innovazione solidi e in grado di fare la differenza. Premiate dal rettore Collini le due squadre vincitrici

Gli organizzatori lo hanno definito “un programma di fitness” per futuri campioni e campionesse dell’innovazione. In effetti Innovation Olympics ha tutti i requisiti per diventare una vera e propria palestra per i giovani che si affacciano al mercato del lavoro e vogliono mettere la propria creatività e capacità di innovazione al servizio delle aziende. Ad arrivare al traguardo in questo percorso sono stati 55 studenti e studentesse di 11 squadre dell’Università di Trento che, nell’arco di dieci settimane, hanno lavorato per dare idee e risposte a un problema di marketing posto da due grandi aziende: Miele Italia (leader nel settore degli elettrodomestici altamente innovativi e di qualità) e MEC (azienda che produce macchine per lo spacco della pietra e del cemento). 
Il programma Innovation Olimpics si propone infatti di aiutare studenti e studentesse a sviluppare competenze di Business Innovation mettendoli a lavorare su casi concreti, come quelli sollevati dalle due aziende. Trovare idee utili e nuove a beneficio dell’azienda, ma non solo. Innovation Olimpics aiuta anche gli studenti a sviluppare preziose competenze, essenziali per il loro futuro, ad esempio, per lanciare e far crescere una start up o per far emergere la propria voce nel panorama delle grandi aziende o anche solo per guidare con successo una piccola azienda a conduzione familiare.
In 55 hanno partecipato a questa seconda edizione (51% studenti e 49% studentesse). Provengono da 11 nazioni di tutto il mondo e oltre 1 su 4 è straniero. La maggior parte studia Economia o Management, ma il 25% proviene da altri 7 dipartimenti dell’Università. 
Nella cerimonia che si è tenuta nei giorni scorsi a Trento la giuria, composta da rappresentanti dell’azienda e docenti dell’Ateneo trentino, ha premiato le due squadre vincenti. Si tratta dei team MEC 3 che ha lavorato sul servizio di customer care di MEC (composto da Chiara Bellini, Giovanni ferrante, Paolo Mattiuz, Stefano Petrucco e Sara Zanigni) e Miele 6 che ha aiutato Miele a sviluppare azioni per migliorare la formazione dei venditori (composto da Marta Bonicelli, Lisa Caserotti, Jingchen Jiang, Daniele Spurio e Malou Westersoe). 
I vincitori, premiati nella cerimonia finale dal rettore dell’Università di Trento, Paolo Collini, avranno la possibilità di ottenere il certificato di “Innovation Manager” dall’Istituto americano GIMI (www.giminstitute.org) gratuitamente (per un valore massimo di 1.000 euro).
L’iniziativa promossa a Trento dall’Università in sinergia con IXL è stata realizzata in collaborazione con HIT.
Il format di Innovation Olympics è stato lanciato da IXL ben 38 anni fa negli Stati Uniti e oggi si sta affermando anche in Italia come strumento per connettere i giovani al mercato del lavoro e favorire l’innovazione delle aziende. Da IBM a Nike, da 3M a Siemens fino a Unilever, Bosch e persino Harrods: sono tante e prestigiose le realtà commerciali che negli anni hanno cercato nelle intuizioni dei giovani opportunità e risposte ai propri problemi di business. Del resto stare al passo con il cambiamento è sentito nelle aziende come una sfida cruciale. Basti pensare che da un’indagine della Harvard Business Review su 400 manager d’azienda, circa l’80% si ritiene preoccupato per la crescente complessità e la velocità di cambiamento del mercato.
(a.s.)
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