Rovereto
25 Giugno 2018

Il ruolo di educatori ed educatrici professionali

Mercoledì prossimo 27 giugno a Rovereto incontro su dinamiche e sviluppi di una figura considerata cruciale nell'evoluzione del sistema trentino di welfare e per la quale il prossimo mese sarà istituito l’albo professionale

Una figura sociosanitaria che lavora a fianco delle persone più fragili e vulnerabili, per accompagnarle nel loro percorso di affermazione nella vita personale e sociale. È il “biglietto da visita” di educatori ed educatrici professionali. Un profilo per il quale il prossimo mese è prevista l’istituzione dell'Albo professionale (provinciale e nazionale), che segna una svolta nel riconoscimento di chi la esercita e sul piano della tutela e garanzia di chi usufruisce del servizio.
Un momento di approfondimento e confronto sulle evoluzioni della figura e della formazione dell’educatore professionale, in considerazione delle politiche sociali trentine e in vista dell’istituzione dell’albo professionale, è in programma mercoledì 27 giugno alle 15 a Rovereto nell’aula magna di Palazzo Piomarta (Corso Bettini, 84) con “Educatore professionale. Workshop sulle dinamiche e sviluppi di una professione cruciale nell'evoluzione del sistema trentino di welfare”.
Il pomeriggio è organizzato dal Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento nell'ambito del corso di laurea interateneo in Educazione professionale, attivato nel 2006 in convenzione con la Scuola di Medicina dell'Università di Ferrara. Oltre a docenti del corso, interverranno esperti ed esperte della Provincia autonoma di Trento, dell’Azienda provinciale dei servizi sanitari e dell’Associazione nazionale educatori professionali.
«Come per altre professioni della salute, anche l'educatore professionale, oltre che appassionato, deve avere una preparazione robusta che non può essere improvvisata o guidata solo dalla buona volontà» osserva Silvia Nicoletta Fargion, direttrice delle attività didattiche del corso di laurea in Educazione professionale. Precisa: «Occorre una formazione di base universitaria di tipo bio-psicosociale, che prepari ad attuare progetti educativi e riabilitativi a favore di soggetti in difficoltà e di un benessere sempre più comunitario».
Il corso di laurea Università di Trento/Università di Ferrara dimostra di rispondere alla fame che la società ha di tale figura: il tasso di occupazione a un anno dalla laurea è, infatti, del 91,7% (fonte: AlmaLaurea, 2018).
Dario Fortin, docente del corso, osserva: «Questa collaborazione interateneo avvantaggia soprattutto il Trentino in quanto più del 90% dei 333 laureati e laureate del corso (dalla sua attivazione a oggi) risiedono in Trentino e il mercato del lavoro finora li ha assorbiti per circa il 90% in strutture pubbliche o del privato sociale convenzionate con la Provincia autonoma di Trento nelle aree della disabilità, salute mentale, minori, dipendenze, anziani, emarginazione giovanile e adulta, promozione della salute e del welfare territoriale».
Accanto alla prossima istituzione dell’albo professionale, Fortin ricorda che nel segno di una maggiore tutela «il mese scorso è stato approvato dalla Provincia autonoma di Trento il Regolamento che prevede che almeno l'80% del personale che abbia contatto diretto e abituale con l'utenza deve avere un titolo di studio specifico coerente con l'attività svolta» e che da una nuova norma provinciale l’educatore professionale ora è riconosciuto nel welfare provinciale per gli anziani «come una figura centrale per lo sviluppo del lavoro di comunità, della promozione sociale e della cittadinanza attiva, della valorizzazione del volontariato e del potenziamento della rete informale». E aggiunge: «In questa dinamica in evoluzione risulterà, dunque, importante rafforzare le collaborazioni tra il mondo dei servizi sociosanitari pubblici e del privato sociale, con quello della formazione, della ricerca, delle politiche di welfare e delle professioni di aiuto, di cui l'educatore professionale copre sempre di più un ruolo indispensabile».
Programma del workshop
Dopo i saluti di Paola Venuti (direttrice del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive, UniTrento), intervengono: Silvio Fedrigotti (direttore generale del Dipartimento Salute e Solidarietà sociale, Provincia autonoma di Trento), Massimo Giordani (direttore dell'Unione provinciale istituzioni per l'assistenza (Upipa), Enrico Nava (direttore del Servizio Integrazione socio sanitaria, Apss), Nicola Titta (presidente dell'Associazione nazionale educatori professionali, Anep), Silvia Nicoletta Fargion (direttrice delle attività didattiche del corso di laurea in Educazione professionale), Luigino Pellegrini (direttore del Servizio alcologia Vallagarina, Apss), Anna Giacomuzzi (presidente dell'Anep – Sezione regionale del Trentino Alto Adige).
(e.b.)

Ulteriori dettagli su: https://www.unitn.it/evento/eplavoro