Trento
18 Settembre 2019

Giovani talenti dal mondo per studiare e crescere

Incontro di benvenuto in Rettorato per il primo gruppo di studenti e studentesse del progetto Rit (Raise your international talent in Trento). Sono 12 e arrivano da Uruguay, Cile e Vietnam. Nell’ambito del reclutamento internazionale, Rit offre l’opportunità di sostenere nel proprio Paese il test di ammissione all’Università di Trento

Da anni studenti e studentesse di altre parti d’Italia possono sostenere il test di ammissione all’Università di Trento nella sede a loro più vicina. La stessa opportunità ha varcato ora i confini nazionali.
L’Ateneo, infatti, nel 2016 ha ideato il progetto Rit (Raise your international talent in Trento) che dà la possibilità di sostenere il test di ammissione all’Università di Trento nel proprio Paese. Il primo gruppo, che ha iniziato ora le lezioni, conta dodici giovani provenienti da Uruguay (Scuola italiana di Montevideo), Cile (Scuola italiana Vittorio Montiglio di Santiago e Scuola italiana Alcide De Gasperi di La Serena) e Vietnam (Thang Long Highschool di Hanoi), che hanno sostenuto e superato la prova d’ingresso su 32 candidature. Dieci i dipartimenti di UniTrento che hanno aderito al progetto per l’anno accademico 2019/2020 con un’offerta formativa di 15 corsi di studio, tra i quali poter esprimere la propria preferenza. Il corso di studio maggiormente attrattivo per i candidati è risultato Scienze e Tecnologie biomolecolari (23%) seguito da Ingegneria industriale ed Economia e Management (16%).
Ieri sera per loro è stato organizzato un incontro di benvenuto in Rettorato, nella sala degli Stucchi. I dodici giovani sono stati accolti dal rettore Paolo Collini e dal prorettore allo sviluppo internazionale Maurizio Marchese.
Il progetto Rit si colloca nelle politiche avviate dall’Università di Trento a favore del reclutamento studentesco internazionale con l’obiettivo di attrarre giovani talenti per favorire la crescita a Trento di una comunità composita, caratterizzata da uno scambio culturale vivace e stimolante. Tra i servizi messi in campo dall’Ateneo c’è un affiancamento con strutture nell’apprendimento della lingua italiana.
L’iniziativa è stata avviata in Sudamerica sulla base degli ottimi rapporti e dei forti legami con quelle comunità rinsaldati di continuo dal lavoro della Trentini nel mondo. Un progetto che è destinato a crescere: già per l’anno accademico 2020-2021 ci saranno anche San Paolo del Brasile come sede dei test di ammissione a UniTrento e si sta guardando anche all’Argentina.
Il processo di reclutamento si è sviluppato grazie ai contatti tra i referenti di UniTrento e le scuole interessate in Sudamerica. Maurizio Marchese, prorettore allo sviluppo internazionale, sottolinea: «La sinergia di questi due attori ha suscitato l’interesse di un buon numero di candidati che si sono iscritti alla prova della prima sessione sperimentale di test per l’ammissione ai corsi di studio di UniTrento per l’a.a. 2019/20. La prova è stata somministrata con le medesime modalità dei test erogati a Trento».
Marchese racconta: «In particolare in Cile, e soprattutto a La Serena, l’interesse che la scuola ha verso l’Università di Trento è davvero molto alto. Tale interesse nasce dal legame forte che questa scuola ha con la Provincia di Trento e in generale con il Trentino. Gli stessi studenti durante la loro carriera scolastica possono svolgere un periodo di studio a Trento, grazie allo scambio con il Liceo classico Prati: questo permette la creazione di un primo legame con la città, che poi può portare al desiderio di continuare gli studi all’Università di Trento».
Prosegue: «I candidati della scuola di Santiago con cui abbiamo avuto modo di relazionarci dopo lo svolgimento del test, si sono dimostrati particolarmente abili con la lingua italiana e incuriositi dalla possibilità di studiare all’estero. Anche in questo caso gli studenti possono frequentare un periodo di studio a Trento, al Liceo linguistico Sophie Scholl».
(e.b.)