Europa, la ricerca dell’Università di Trento fa 40
Con i finanziamenti dell’European Research Council all’ingegnere Diego Misseroni e al sociologo Moris Triventi resi noti oggi, l’Ateneo di Trento conferma la sua capacità di partecipare a selezioni su base competitiva e vincere grant internazionali
La ricerca UniTrento continua a riscuotere successo. Da Bruxelles, infatti, è arrivata la notizia di due nuovi premi dello European Research Council a progetti dell’Università di Trento. I vincitori sono Diego Misseroni e Moris Triventi.
Con il conferimento di oggi l’Ateneo di Trento taglia il traguardo di 40 finanziamenti complessivi ottenuti da quando, nel 2007, lo European Research Council eroga grant in tutta Europa.
I premi dello European Research Council vengono assegnati tramite una selezione su base competitiva, in cui l’unico criterio di valutazione è l’eccellenza scientifica del progetto e il curriculum di chi lo propone.
Questa volta, sul bando 2022 della categoria Erc Consolidator Grant destinata a ricercatori/ricercatrici con esperienza tra i sette e i dodici anni dal conseguimento del dottorato di ricerca e con un curriculum scientifico molto promettente, il tasso di successo è stato di poco più del 14%. Infatti, su 2222 domande arrivate da tutto il mondo solo 321 sono state ammesse a finanziamento per un valore di 657 milioni. UniTrento con due proposte accolte su 14 presentate ha registrato un tasso di successo in linea con la media europea. I progetti dell’Università di Trento sono due dei 21 progetti vincitori che si svolgeranno in un’istituzione italiana e Diego Misseroni e Moris Triventi sono tra i 32 ricercatori e ricercatrici di nazionalità italiana che hanno conquistato un grant.
Gli ultimi due progetti vincitori
Il progetto Erc di Diego Misseroni (Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica, Università di Trento), dal nome S-Foam (Self-Foldable Origami-Architected Metamaterials), durata 60 mesi, ha l’obiettivo di combinare la tecnica degli origami (l’arte di piegare la carta) e dei kirigami (l’arte di tagliare la carta) con i principi di progetto dei materiali architettati per ottenere proprietà meccaniche estreme e adattabili all’ambiente circostante. La sfida che Misseroni si pone è incorporare “dell'intelligenza” all’interno di un metamateriale per renderlo capace di eseguire autonomamente differenti compiti logici che controllano, per esempio, il cambiamento della sua forma senza ricorrere a controllori elettronici o all’utilizzo di reti neurali. Le applicazioni maggiori sono previste nella soft robotica (come manipolatori capaci di afferrare oggetti senza danneggiarli), nei dispositivi indossabili che devono adattarsi ai movimenti umani e nei dispositivi medici per la chirurgia o il monitoraggio sanitario.
Il progetto Erc di Moris Triventi (Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, Università di Trento), dal nome Edupol (Education policies that work: A context-sensitive ‘big data’ approach), durata di 60 mesi, si concentra sull’origine, le caratteristiche e gli effetti delle politiche educative adottate in diversi paesi del mondo durante gli ultimi 40 anni. La ricerca indaga da un lato la diffusione di politiche educative neoliberiste che promuovono l'autonomia scolastica, la concorrenza e la responsabilità come leve per l'efficacia scolastica e, dall’altra, la rinascita di politiche educative inclusive democratiche con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze sociali. Triventi per la prima volta analizza in chiave comparativa l'interazione tra questi due modelli. Inoltre, si propone di spostare l'attenzione da "cosa funziona" a "quali combinazioni di politiche funzionano per chi e in quali circostanze". Il progetto, anche con ampio impiego di big data e tecniche avanzate di analisi dati, intende far progredire la comprensione delle condizioni alla base del successo o dell’insuccesso delle politiche educative.