Trento
16 Novembre 2022

Dieci anni di Ingegneria industriale sulla collina di Trento

Il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento festeggia il decimo compleanno con una giornata di eventi al Polo Ferrari di Povo. Questa mattina, si è parlato di economia circolare con Giulio Bonazzi di Aquafil, di intelligenza artificiale e guida autonoma con Paola Dalmasso di SWX Stellantis e di soft skills nel mondo del lavoro con Fabio Coppo, rugbyman e formatore. Nel pomeriggio, colloqui fra aziende e studenti e studentesse

Cifra tonda per il Dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università di Trento, che oggi festeggia i dieci anni con l’Industrial Engineering Day, una giornata di eventi al Polo Ferrari di Povo. Il dipartimento è nato nel 2012 con l’obiettivo di dare vita a una struttura capace di creare e trasferire conoscenza di alto valore per l’industria e la società.

I risultati sono arrivati in pochissimo tempo, con l’inserimento fra i “Dipartimenti di eccellenza 2018-2022” da parte del Ministero dell’Università e della Ricerca.

Negli ultimi tre anni, il Dipartimento ha partecipato a trenta progetti di ricerca europei per un valore di 2,3 milioni di euro. A questi si aggiungono tre progetti di interesse nazionale per altri 450mila euro.

Sul piano della didattica, il Dipartimento gestisce la laurea triennale in Ingegneria industriale e i corsi di laurea magistrale in Materials Engineering, in Mechatronics Engineering e in Management and industrial systems Engineering, per un totale di quasi 800 iscritti fra studentesse e studenti.

Significative anche le ricadute su innovazione e trasferimento tecnologico, con 296 contratti industriali stipulati nel triennio 2019-2021, per un importo di circa 4,5 milioni di euro. Le attività di ricerca hanno inoltre permesso di costituire cinque start-up: RoboSense e Dolomiti Robotics per l’automazione industriale, Rocitoo per la mobilità, BioTools per il settore biomedicale e K4Sint per la metallurgia delle polveri.

«Quest'anno l'Industrial Engineering Day assume un significato particolare, perché coincide con il decennale del Dipartimento. Abbiamo rinnovato la formula per dare a studenti e studentesse una visione a 360° del mondo lavorativo e industriale. Ecco perché, oltre ai tradizionali colloqui con le aziende, diamo loro l'opportunità di confrontarsi con le stesse su temi oggi alla ribalta, come la sostenibilità, l'energia e la produzione. Non solo: attraverso la presenza di speaker di primo piano, offriamo uno spaccato più dettagliato sulla circolarità dell’economia, la digitalizzazione dei processi e dei manufatti e la valorizzazione delle risorse umane. Argomenti che stanno tracciando il futuro dell'ingegneria industriale e, quindi, anche del nostro Dipartimento», spiega il direttore Alessandro Pegoretti.

«Sono particolarmente contento di trovarmi nel luogo che è stato la mia casa per tanti anni», ha commentato il rettore, Flavio Deflorian. «Saluto con grande piacere i tanti studenti e soprattutto le tante studentesse presenti: troppo spesso il mondo dell’ingegneria industriale è ingiustamente percepito come esclusivamente maschile. Credo che il mondo dell’industria stia cambiando ed è necessario trasmettere alle nuove generazioni il senso di questo cambiamento. La storia dell’ingegneria industriale è ancora tutta da scrivere e la scriverete voi che sedete a questi banchi. Il Dipartimento festeggia oggi dieci anni di vita. Quando è nato, è stata una sfida importante per l’Ateneo. Ora, bisogna guardare ancora avanti, per intercettare i cambiamenti epocali che stanno avvenendo a livello internazionale».

E ancora Roberto Busato, direttore generale di Confindustria Trento: «La twin transition richiede profili capaci di gestire le nuove tecnologie lungo tutto il processo produttivo. Farsi sfuggire questo obiettivo potrebbe essere fatale per la competitività del nostro territorio. Purtroppo, l’Italia è agli ultimi posti in Europa per numero di laureati e laureate, fanalino di coda se prendiamo in considerazione le sole discipline STEM, con il Trentino al quartultimo posto in Italia. Bisogna investire per consentire all’ecosistema produttivo di sfruttare le opportunità offerte dalla trasformazione digitale. Iniziative come l’Industrial Engineering Day sono un passo verso una nuova cultura e un nuovo approccio».

Dopo i saluti istituzionali, la giornata dell’Industrial Engineering Day è proseguita con la sessione plenaria. Giulio Bonazzi, presidente e amministratore delegato di Aquafil, ha raccontato l’economia circolare applicata ai processi industriali; Paola Dalmasso, product engineering manager in SWX, divisione di Stellantis che si occupa di guida autonoma, è intervenuta su mobilità sostenibile, connessa e intelligente; il rugbyman e formatore Fabio Coppo ha parlato invece dei valori dello sport applicati al mondo del lavoro.

La mattina si è quindi conclusa con le tavole di lavoro tematiche dedicate a industria 4.0 e 5.0, sostenibilità, benessere del personale, produzione locale e internazionale, sicurezza, energia, ricerca e sviluppo e soft skills.

Nel pomeriggio, i colloqui individuali fra aziende e studenti. Le aziende presenti oggi al Polo Ferrari sono 23; le studentesse e gli studenti iscritti ai colloqui sono circa 200.

(g.a.)

Il programma dell’Industrial Engineering Day è su https://sites.google.com/unitn.it/ied2022/programma