Così il mentoring prepara alla carriera
Venerdì 22 novembre dalle 10 esperienze a confronto nel convegno organizzato al Palazzo di Sociologia. Saranno anche presentati in anteprima i risultati di uno studio sul programma WeMentoring UniTrento
Effetti tangibili e di lunga durata. Avere accanto una persona di maggiore esperienza che introduce alle dinamiche del mondo del lavoro, trasmette buone pratiche e risponde a ogni domanda, aiuta ad aumentare le competenze di carriera e a mantenerle nel tempo. È una delle evidenze che emergono dallo studio sul mentoring all’Università di Trento. I risultati complessivi saranno presentati in anteprima venerdì 22 novembre al convegno “Il mentoring nelle organizzazioni: esperienze a confronto” a cominciare dalle 10 nell’aula Kessler del Palazzo di Sociologia (Via Verdi, 26).
Nella relazione a due, basata su fiducia e apertura, avviene uno scambio tra una persona esperta (mentor) e una più giovane che si trova a dover affrontare scelte legate alla propria vita professionale (mentee). Obiettivo del mentoring è accompagnare chi ha appena conseguito la laurea o sta per concludere il percorso di studi universitari nell’orientamento e nella transizione al lavoro.
L'etimologia affonda le radici nell'Odissea. Mentore, infatti, era l'amico e consigliere di Ulisse, a cui l’eroe mitologico prima di partire per la guerra di Troia affida la cura e la formazione del figlio Telemaco. Nella società contemporanea questa metodologia viene considerata, ormai da tempo, efficace nel sostenere lo sviluppo personale e professionale. Lo studio svolto all’Università di Trento si è però concentrato sul contributo specifico del mentoring nello sviluppo delle cosiddette competenze di carriera e sulla loro permanenza.
La ricerca, che prevede studi sia di tipo qualitativo che quantitativo, è stata svolta sul programma WeMentoring dell’Ateneo di Trento ed è stata coordinata da Michela Vignoli insieme a Lorenzo Avanzi, docenti in psicologia del lavoro e delle organizzazioni del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive di UniTrento.
Nel corso dei primi cinque anni sono state in totale 522 le coppie partecipanti al programma WeMentoring. Gli studi si sono concentrati sulle persone protagoniste dal terzo anno in poi.
La ricerca condotta sulla quarta edizione (la quinta è ancora in corso) ha coinvolto 105 coppie di mentor (laureati e laureate UniTrento con esperienza professionale maturata in ambiti diversi che offrono il loro tempo e le loro competenze a titolo volontario) e mentee (neolaureati/e oppure studenti/studentesse all’ultimo anno di laurea), che sono state monitorate nel tempo. Otto i questionari somministrati: uno preliminare, uno ogni mese per sei mesi e uno a conclusione del programma di mentoring. Questionari che sono diventati nove per i/le mentee, che ne hanno compilato anche uno di riscontro finale (follow-up).
Dalle risposte raccolte emerge quanto il programma di mentoring abbia favorito lo sviluppo di queste competenze di carriera. Come la percezione delle potenzialità personali, l’essere in grado di dimostrare le proprie qualità, di intessere relazioni e allargare la rete dei contatti, di esplorare le proprie possibilità nel mercato del lavoro. Competenze che sono aumentate al termine del programma di mentoring e che dimostrano di rimanere stabili nel tempo se si analizza il riscontro del campione di mentee a sei mesi dalla fine del programma di mentoring.
Nelle diverse relazioni della giornata si farà anche un approfondimento sulla definizione di mentoring e sulle esperienze in altri atenei italiani come: Bocconi, Padova, Siena e Cattolica del Sacro Cuore. I lavori si tengono in occasione della conclusione della quinta edizione di WeMentoring UniTrento. La cerimonia di chiusura con la consegna degli attestati a mentor e mentee avrà luogo alle 18.30 nell’aula Rossa del Palazzo di Economia (Via Inama, 5).
Il convegno è organizzato in partnership con Emcc Italia (Associazione italiana collegata all'European Mentoring and Coaching Council), Aidp Trentino Alto Adige Südtirol (Associazione italiana per la direzione del personale) e Aif (Associazione italiana formatori, delegazione Trentino Alto Adige Südtirol).
Partecipazione a ingresso libero con prenotazione entro il 20 novembre sulla pagina dedicata: https://webmagazine.unitn.it/node/121665/