Trento
9 Aprile 2019

All’incrocio tra ricerca, media e società

Ultimi giorni per le domande di ammissione alla seconda edizione del master in Communication of Science and Innovation (Scicomm) proposto dall’Università di Trento

Obiettivo: formare figure chiave per sviluppare strategie di comunicazione, dialogo e public engagement nelle organizzazioni che si occupano di cultura scientifica e innovazione. Il corso, in inglese, prevede 156 ore in aula e 250 di tirocinio. I posti sono solo 13

Far dialogare ricerca scientifica, media e società. È l’ambizione di chi sceglie il master universitario di primo livello in Communication of Science and Innovation (Scicomm), proposto dall’Università di Trento.
Il master intende offrire competenze professionali nella comunicazione della ricerca e dell’innovazione e formare figure chiave per lo sviluppo di strategie di comunicazione, dialogo e public engagement nelle organizzazioni di ricerca, nei contesti produttivi orientati all’innovazione, nel settore della cultura scientifica (come science centers e festival della scienza) e nelle pubbliche amministrazioni che si occupano di ricerca e innovazione. In lingua inglese, il master Scicomm prevede 156 ore di lavoro in aula e 250 di tirocinio sul campo. Le lezioni inizieranno nel mese di settembre 2019 per concludersi a giugno 2020. Saranno ammessi i candidati idonei che si classificano nelle prime 13 posizioni. Questi sono gli ultimi giorni. Le domande di ammissioni online vanno inviate entro lunedì 29 aprile (ore 12).
Massimiano Bucchi, professore di Comunicazione, scienza e tecnica all’Università di Trento e direttore del Master, ha riscontri positivi: «Tutti gli studenti della prima edizione sono già impegnati in progetti di tirocinio importanti in aziende (Open Fiber), istituzioni e centri scientifico-tecnologici (Tech-Park Bolzano), science centers (Immaginario scientifico Trieste, MuSe). Visto il successo della prima edizione, abbiamo deciso di aumentare il numero dei posti da 10 a 13. Ci saranno almeno due borse di studio, una offerta dal master e una da Fondazione Bruno Kessler, e siamo in contatto per altre due».
Il master in Communication of Science and Innovation è proposto dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell’Università di Trento con un taglio fortemente interdisciplinare che coinvolge docenti di vari dipartimenti (Fisica, Cibio, Giurisprudenza, Economia e Management) e con il supporto di Corriere Innovazione. Grande enfasi è data anche agli aspetti pratici e professionalizzanti grazie al coordinamento di Cristina Rigutto e al contributo di professionisti del settore (Superquark, Corriere della Sera, Geo&Geo). Uno dei punti di forza del master è offrire l’opportunità di mettersi subito alla prova con il tirocinio. «Gli studenti – precisa Bucchi – non sono semplicemente affiancati, ma sviluppano un proprio progetto completo all'interno della struttura che li ospita». Lo stage si svolge in istituzioni di ricerca, science centers; parchi scientifici e tecnologici; organizzazioni attive nella produzione di contenuti scientifici e organizzazione di eventi legati a scienza e innovazione; aziende hi-tech, centri per l’innovazione; aziende di comunicazione della ricerca, trasferimento tecnologico, green economy, alimentare, farmaceutico, parchi e musei scientifici, energia e sviluppo sostenibile, hi-tech, automotive, open innovation, start up e settore Ict.
Bucchi conclude: «Continueremo a lavorare per formare professionisti in grado di dialogare tra ricerca, media e società. Professionisti che sviluppino competenze trasversali, più che tecniche, per fare comunicazione più consapevole e responsabile di ricerca e innovazione».
(e.b.)

Ulteriori informazioni: https://www.scicomm.net/