In 700 al Placement Day di Economia
Nella giornata di orientamento professionale sulle soft skills che aiutano a trovare lavoro i consigli del coach Maurizio Buscaglia, dell’imprenditore Franco Paterno e dell’esperta di reclutamento Beatrice Podda. Le competenze tecniche non bastano. L’iniziativa prosegue al Dipartimento di Economia e Management fino alle 17.30 di oggi con gli stand delle aziende
Servono testa, gambe e cuore. In altre parole una buona preparazione culturale unita a competenze tecniche e caratteristiche personali. La pratica di uno sport può aiutare molto a sviluppare uno spirito di squadra, ad allenarsi per un obiettivo, a non abbattersi per gli insuccessi e anche a comprendere la gestione delle risorse umane. A un colloquio si deve arrivare preparati, motivati e informati sull’attività lavorativa per la quale ci si presenta. Chi partecipa a una selezione dovrebbe chiedersi perché dovrebbero cercare proprio lui.
Sono alcuni dei messaggi emersi questa mattina al Placement Day 2016, la giornata di orientamento professionale organizzata dal Dipartimento di Economia e Management e da Job Guidance con l’obiettivo dell’incontro e della reciproca conoscenza tra studenti/laureati e mondo del lavoro. Settecento i giovani iscritti e sedici le aziende impegnate nelle presentazioni in aula (questa mattina) o con gli stand (nel pomeriggio, dalle 14 alle 17.30, sempre in via Inama).
L’iniziativa, giunta alla quinta edizione, quest’anno ha approfondito in modo particolare le soft skills, le abilità che vanno oltre la formazione scolastica e universitaria e che permettono di stare a proprio agio in qualsiasi contesto lavorativo. Dopo i saluti del rettore Paolo Collini, del direttore Dipartimento Economia e Management Geremia Gios e del vice direttore delegato alla Ricerca e al Placement per il Dipartimento di Economia e Management Umberto Martini, il tema è stato approfondito nella tavola rotonda “Cosa cercano le imprese nei giovani laureati? L'importanza delle soft skills nel mondo del lavoro”. A discuterne con i giovani che gremivano l’aula Rossa sono stati Franco Paterno del Gruppo Paterno, Beatrice Podda, Digital Marketing & Communication Manager di Adecco Italia Spa, e Maurizio Buscaglia, coach di Aquila Basket Trento.
Le soft skills – si è spiegato – si notano subito in un candidato. Sono ad esempio l’empatia, la capacità di ascoltare e fare squadra, la flessibilità, la responsabilità, il rispetto, il coraggio e l’atteggiamento aperto e creativo. Caratteristiche personali che negli anni dell’Università i giovani possono far emergere e sviluppare cogliendo opportunità anche lontane dalla professione alla quale si stanno preparando. Può essere utile – si è detto – impegnarsi in un’attività sportiva come in un gruppo di volontariato, ma anche fare esperienza nei lavori più umili. L’importante è toccare con mano il mondo delle occupazioni, mettersi alla prova.
Il programma della giornata è disponibile sul sito: http://events.unitn.it/placementday2016
Immagini e interviste Videoframe
Fotoservizio di Roberto Bernardinatti