Il risultato, pubblicato su Physical Review Letter come Editor’s Highlight, è stato ottenuto dalla collaborazione AEgIS al CERN, cui contribuisce anche l’Infn e l'Università di Trento, ed è di grande interesse sia per la fisica fondamentale, sia per i suoi possibili sviluppi tecnologici. Apre la strada a nuovi studi sull’antimateria, e a una serie di applicazioni scientifiche e tecnologiche, dalla spettroscopia all’imaging medicale.