Facebook e Twitter sono più rappresentativi della velocità di elaborazione delle parole scritte rispetto a libri, riviste e sottotitoli di programmi televisivi solitamente usati negli studi cognitivi sul linguaggio: pubblicati sulla rivista Cognitive Science i risultati della ricerca condotta dal CIMeC, Centro Interdipartimentale Mente/Cervello, dell’Università di Trento in collaborazione con Facebook