Trento
19 Luglio 2016

Viaggio nel tempo. I ricercatori sulle tracce delle fonti archivistiche

Firmata una convenzione tra Università e Arcidiocesi di Trento per attività di valorizzazione e di conservazione del patrimonio culturale

Insieme per la valorizzazione e la conservazione del patrimonio culturale, per sviluppare attività di alta formazione e di ricerca scientifica, per dare nuove opportunità agli studenti universitari. Con questo spirito e questi obiettivi il rettore Paolo Collini e l’arcivescovo Lauro Tisi hanno firmato oggi in Rettorato una convenzione tra Università e Arcidiocesi di Trento.

«Università e Arcidiocesi – osserva il rettore Paolo Collini – hanno in comune l’attenzione per i giovani, la loro realizzazione e il loro futuro. Vogliono dimostrare la loro fiducia e impegnarsi perché i giovani si possano sentire protagonisti. Con questa convenzione non solo formalizziamo il coinvolgimento degli studiosi dell’università, ma chiediamo la collaborazione dei giovani per valorizzare il patrimonio culturale e sperimentare nuove forme di trasferimento della conoscenza. All’Università di Trento ci sono varie aree disciplinari già attive negli studi sulle fonti archivistiche. Ci appassiona anche l’idea di gettare un ponte tra generazioni e di creare le condizioni per sviluppare attività didattiche e scientifiche che possano coinvolgere gli studenti e avere ricadute sull’intero territorio».

«La Chiesa che vive in Trento – commenta l’arcivescovo Lauro Tisi – si chiede cosa possa dire e offrire all’uomo e alla donna di oggi nei vari ambiti della vita. Agli studenti e agli studiosi dell’Università apriamo la storia della nostra gente custodita nei registri parrocchiali perché ci aiutino ad approfondirla e a renderla fruibile alle generazioni che verranno dopo di noi. Ora che disponiamo di una sede adatta come il Polo culturale diocesano Vigilianum, dove è stato inserito l’Archivio Diocesano, desideriamo ancora di più valorizzare e conservare il patrimonio culturale e chiediamo il contributo di chi ha la passione per la ricerca, ha le competenze e sa applicare nuovi metodi e tecnologie alla ricchezza del passato».

Alla convenzione si è arrivati dopo l’esperienza positiva di varie collaborazioni (tra gli esempi più significativi: il seminario permanente “Nomi e memoria. Fonti nominative per la memoria dell’uomo”, organizzato in modo congiunto dall’Archivio Diocesano e dal Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale), grazie all’interesse dell’Ateneo a consolidare i rapporti con il territorio e per l’impulso alla ricerca archivistica impresso dal neocostituito “Polo culturale diocesano Vigilianum”. Referente della convenzione per l’Università di Trento è Casimira Grandi, professoressa del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale, mentre per l’Arcidiocesi di Trento è Leonardo Paris, direttore dell’Ufficio Cultura e Università e coordinatore del polo culturale diocesano Vigilianum.

La collaborazione tra UniTrento e Arcidiocesi riguarda, in particolare, lo studio della popolazione sulla base delle fonti ecclesiastiche nominative conservate all’Archivio diocesano e lo svolgimento di attività a carattere scientifico e didattico inerenti il patrimonio documentale, anche attraverso convegni, al fine di disseminare la conoscenza soprattutto della memoria sociale necessaria al patrimonio immateriale per l’identità del territorio. Si prospetta, inoltre, lo sviluppo di studi transdisciplinari e di apporti interculturali, un impulso a percorsi di alta formazione e ricerca scientifica e l’attivazione di stage e tirocini, rivolti a studenti dell’Università di Trento.

La convenzione ha durata di cinque anni e potrà essere rinnovata di triennio in triennio.

 

Per immagini e interviste GFD e foto Roberto Bernardinatti rivolgersi all'Ufficio stampa dell'Università di Trento