Trento
11 Gennaio 2017

Venerdì debutta il “Teatro della Meraviglia”

Un Festival per raccontare la scienza con le emozioni del teatro. Al via con “Luce dalle stelle”, venerdì alle 21 al Teatro Sanbàpolis, la nuova rassegna di spettacoli e lezioni-evento per alimentare la curiosità e la passione verso la scienza. La proposta è frutto della collaborazione tra Università, Opera Universitaria, Compagnia Arditodesio e Teatro Portland. Sabato alle 18 la prima “augmented lecture” dedicata a “Vedere l’invisibile: la fisica per l’arte”

«L’Arte ci dà una ragione per vivere. La Scienza scopre come continuare a vivere. Entrambe sono necessarie e spesso il confine fra Arte e Scienza è labile. Dopo tutto ogni ricercatore di scienza è anche un po’ artista e ogni artista è ricercatore. L’atto della creazione è un atto artistico, l’invenzione è arte».
Debutta venerdì prossimo il Teatro della Meraviglia, la prima rassegna interamente dedicata al dialogo fra teatro e scienza e all’incontro tra il linguaggio dell’arte e delle emozioni con quello della scienza, orientato all’esplorazione dello stupore e alla generazione di curiosità. La nuova proposta è il risultato di una collaborazione consolidata tra l’Università di Trento (con il Laboratorio di Comunicazione delle Scienze fisiche del Dipartimento di Fisica) e la Compagnia Arditodesio/Teatro Portland che negli anni ha avvicinato un pubblico sempre più vasto alle tematiche scientifiche, grazie all’istituzione di un laboratorio permanente di creazione teatrale collegata con la scienza. Un sodalizio che oggi si rafforza con il coinvolgimento dell’Opera Universitaria, che negli spazi del Teatro Sanbàpolis sarà sede delle proposte teatrali.
La rassegna si articola in quattro spettacoli dedicati alla scienza e quattro “augmented lectures”, percorsi di esplorazione scientifica animata sotto forma di narrazione-spettacolo, che saranno messi in scena da venerdì prossimo 13 gennaio fino al 22 gennaio al Teatro Sanbàpolis di Trento. Un Festival del tutto particolare, pensato per un pubblico vario e curioso, per chi ama il teatro e per chi ama la scienza, per i veterani dello spettacolo dal vivo e i giovani delle scuole che vogliono farsi affascinare. 
Scelti fra le proposte più interessanti nel panorama nazionale, gli spettacoli sono stati pensati per un pubblico che non è esperto di scienza ma che vuole essere incuriosito e trasportato verso un mondo dove la Meraviglia è la parola chiave. Si comincia venerdì 13 gennaio alle 21 con “Luce dalle stelle”, della compagnia Spettacolo della Fisica (di Marina Carpineti, Marco Giliberti, Nicola Ludwig e Stefano Sandrelli) in cui tre scienziati, in una conferenza fra dimostrazioni spettacolari e avanzate teorie cosmologiche, trattano di luce proveniente da lontanissime stelle, ma con continui riferimenti alla vita quotidiana. Con un finale a sorpresa.
Si prosegue con “STARLIGHT settemillimetridiuniverso” domenica 15 gennaio, spettacolo (di e con Filippo Tognazzo) della compagnia teatrale professionale Zelda, in collaborazione con l’Istituto Nazionale di AstroFisica (INAF) scelto dal Festival della Scienza di Genova 2016 che tratta della nascita dell’astrofisica in Italia attraverso il racconto della vita e delle ricerche di alcuni fra i più importanti scienziati del XIX Secolo. 
Il 20 gennaio sarà la volta de “Il codice del volo” della Compagnia del Sole, in cui Flavio Albanese racconta la vita, le peripezie, i miracoli e i segreti di Leonardo da Vinci: la sua particolarissima personalità, ma soprattutto la sua voglia di conoscere e insegnare.
A chiudere la rassegna il 22 gennaio è lo spettacolo “Torno indietro e uccido il nonno” della Compagnia Arditodesìo/Jet Propulsion Theatre (regia Leonardo Capuano, con Roberto Abbiati e Andrea Brunello), che ha debuttato nell'ottobre 2014 al Festival della Scienza di Genova e che affronta una delle domande più profonde di tutti i tempi: "Dove va il Tempo che passa?" Una domanda che si poneva Albert Einstein ragionando sul concetto di spazio-tempo. Tutti gli spettacoli sono alle 21 nel Teatro Sanbàpolis di Trento.
Le “augmented lectures”, che si avvicenderanno agli spettacoli in cartellone, sono invece un esperimento di comunicazione che, per questa edizione, vede coinvolti professori e ricercatori dell’Università di Trento e dell’Università Statale di Milano. A dialogare con loro nel racconto della scienza, alcuni artisti che avranno il compito di aggiungere una dimensione emozionale al contenuto scientifico.
La prima “Vedere l’invisibile: la fisica per l’arte” (di e con Nicola Ludwig del Dipartimento di Fisica dell’Università degli Studi di Milano e con la pittrice Nadejda “Nadia” Simeonova) sarà sabato 14 gennaio alle 18. Nella lezione-spettacolo si parlerà dei segreti di un dipinto di un grande artista del passato. Una performance artistica illustrerà dal vivo le bizzarre proprietà dei pigmenti pittorici realizzando col pubblico un autentico falso d'autore.
Sempre sabato 14 gennaio, ma alle 21 andrà in scena “Non ci sono cose dentro le cose. Paradossi di una teoria dei quanti troppo ingenua” di e con Marco Giliberti del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano e con l’attore Giacomo Anderle. Verranno presentati e discussi numerosi esperimenti che mettono in luce le peculiarità della meccanica quantistica e le difficoltà concettuali che propongono ai discendenti di raccoglitori di frutta e di cacciatori di animali quali siamo noi.
Il giorno dopo, sabato 15 gennaio alle 18 sarà la volta di una lezione con degustazione dedicata alla Fisica e alla cucina al ristorante “La scienza vien mangiando: fisica all’happy hour” di e con Marina Carpineti del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Milano e gli allievi dell’Alta Formazione Professionale della Cucina e della Ristorazione dell’Istituto ENAIP di Tione di Trento. 
A chiudere le augmented lectures l’appuntamento del 21 gennaio alle 21 con “Il cinguettio di Einstein. Ondulazioni di un miliardo di anni fa” di e con Stefano Oss del Dipartimento di Fisica Università degli Studi di Trento e con il musicista Enrico Merlin (supervisione registica di Andrea Brunello). Non si doveva poterlo osservare, una apocalisse cosmica, una oscillazione inenarrabile, una ondulazione nello spazio-tempo di 1.3 miliardi di anni fa. Eppure questo cinguettio previsto da Einstein è arrivato fino a noi il 14 settembre 2015. Gli esperimenti LIGO a Hanford, Washington e a Livingston nella Louisiana (USA) hanno misurato l’ineffabile sconquasso dello spazio-tempo che ha fatto tremolare (seppur in maniera quasi impercettibile) righelli e orologi. L’evento GW150914 rimarrà per sempre nella storia della scienza. Stefano Oss accompagnato dal musicista Enrico Merlin racconterà questa incredibile avventura.
 
(a.s.)

Informazioni, programma e biglietti su: www.teatrodellameraviglia.it