Trento
14 Ottobre 2020

Premio Cgil, Cisl e Uil del Trentino a tre tesi di laurea sul lavoro

Premiati oggi in Rettorato i tre vincitori del bando 2020: sono Giulia Dal Lago del Dipartimento di Economia e Management e Alberto Casciano e Lorenzo de Preto del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive. Oggi la cerimonia con il rettore Paolo Collini e i tre segretari generali Cgil, Cisl e Uil del Trentino, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti

Corporate wellness e benessere sul luogo di lavoro; minoranze sessuali nei contesti di lavoro; relazione tra biodata, turnover e performance del personale addetto alle vendite: sono argomenti di grande attualità quelli trattati nelle tre tesi di laurea premiate oggi dai sindacati per l’appuntamento annuale con il premio Cgil, Cisl e Uil. Ad aggiudicarsi il riconoscimento per l’edizione 2020 sono stati due laureati del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive e una laureata del Dipartimento di Economia e Management. Tutti hanno conseguito il titolo anche con il massimo dei voti.
Alberto Casciano, laureato in Psicologia delle risorse umane e delle organizzazioni ha presentato una tesi dal titolo “Studio delle relazioni tra biodata, turnover e performance con orientamento specifico alla selezione dei venditori” (relatore prof. Lorenzo Avanzi).
Lorenzo De Preto, laureato in Psicologia, si è occupato di “Minoranze sessuali nei contesti di lavoro: il contributo di microaggressioni e del clima organizzativo al benessere individuale e alla soddisfazione lavorativa in un campione italiano di lavoratori/trici lgbt+” (relatrice prof.ssa Maria Paola Paladino).
Giulia Dal Lago, laureata in Economia e Management, ha scritto la sua tesi su “Analisi dell'evoluzione del corporate wellness: nuove tecnologie ed il caso del progetto L3W” (relatore prof. Paolo Bouquet).
La cerimonia di premiazione si è svolta questa mattina nella sede del Rettorato a Palazzo Sardagna, in forma ridotta a causa delle precauzioni imposte per il contenimento del contagio da Covid-19. Al momento ufficiale erano presenti il rettore Paolo Collini e i tre segretari generali Andrea Grosselli (segretario generale Cgil del Trentino), Michele Bezzi (Cisl del Trentino) e Walter Alotti (segretario confederale Uil del Trentino).
Le tesi vincitrici sono state selezionate da una commissione composta dai professori: Gabriella Berloffa del Dipartimento di Economia e Management, Matteo Borzaga della Scuola di Studi internazionali; Barbara Poggio del Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale; Michela Vignoli del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive. 
I tre premi (da 1.350 euro lordi ciascuno) messi a disposizione da Cgil, Cisl e Uil del Trentino per tesi di laurea magistrale erano rivolti a laureati e laureate dell’Università di Trento che avessero conseguito il titolo nel periodo compreso tra il primo aprile 2019 e il 15 marzo 2020. Le tesi candidate dovevano riguardare il mondo del lavoro, i suoi assetti e trasformazioni e, in particolare: Europa, giovani e lavoro; le trasformazioni del mondo del lavoro dipendente: il lavoro atipico e i nuovi lavori; lo sviluppo economico e sociale del Trentino; la contrattazione collettiva, con particolare riguardo alla contrattazione europea; il lavoro femminile e le azioni per la tutela delle pari opportunità; i lavoratori stranieri in Trentino e in Italia; Il benessere e la qualità della vita lavorativa nelle organizzazioni; l’interazione persona-tecnologie nei luoghi di lavoro; l’apprendimento e i processi formativi dei lavoratori.
«Oggi celebriamo il vostro impegno. E anche se lo facciamo in modo diverso dal solito e più contenuto per via delle precauzioni imposte dalla situazione sanitaria, ci congratuliamo con voi per la qualità delle vostre tesi» ha commentato il rettore Paolo Collini nel suo saluto di benvenuto. «Ogni anno il Premio dei sindacati porta all’attenzione lavori nuovi, ben fatti e molto attuali, che ci permettono di ampliare le nostre prospettive sul tema del lavoro. A partire dalla nostra Costituzione, che lo richiama come valore fondamentale fin dal primo articolo, il lavoro è pervasivo nella cultura del nostro Paese. Ci realizziamo attraverso quello che facciamo, non soltanto dal punto di vista della soddisfazione economica, ma anche per quanto riguarda la formazione della nostra identità. L’Italia sconta una condizione molto difficile, anche rispetto agli altri paesi europei, in materia di occupazione, soprattutto giovanile. E si trova ad affrontare un momento storico in cui è necessaria una chiamata alla responsabilità, individuale e collettiva. Per questo bisogna continuare a parlare di lavoro, a studiarne le dinamiche sotto punti di vista diversi. Il mio plauso va alle sigle sindacali che da anni portano avanti questo significativo riconoscimento per i nostri giovani».
Dopo una breve presentazione dei lavori di tesi da parte dei laureati, hanno preso la parola i tre segretari. 
Grosselli, Bezzi e Alotti hanno posto l’accento sul valore della conoscenza e della ricerca per la crescita di una comunità, ed in particolare in un momento come quello attuale in cui il mondo intero è sotto scacco a causa del coronavirus. «Se c’è una lezione positiva che l’emergenza sanitaria ci sta insegnando è proprio il valore della conoscenza, l’importanza fondamentale della ricerca e dello studio, di cui anche voi con il vostro percorso, il vostro impegno e le vostre fatiche siete testimoni – hanno detto -. Questi devono essere un bene collettivo, accessibile a tutti e tutte così come devono essere disponibili per tutti e tutte i cittadini i risultati, se veramente vogliamo costruire una società migliore, più democratica e ugualitaria». Dunque un invito ai tre giovani laureati di guardare con coraggio e tenacia al futuro, nella consapevolezza che il destino del Paese e del Trentino dipende anche da loro.

(a.s.)