Trento
11 Luglio 2022

L'Università di Trento sede del “think tank” europeo 2022 dell’innovazione

L’attenzione alle persone e ai territori al centro della conferenza R&D Management, l’appuntamento internazionale più importante per la comunità scientifica che si occupa di innovazione. UniTrento scelta come sede dell’evento per la sua reputazione di luogo dove l’innovazione permea ricerca, didattica e rapporto con il mondo produttivo. Nella conferenza interdisciplinare coinvolte nove diverse strutture dell’Ateneo. Dall’alimentazione del futuro alla mobilità sostenibile: ragionare sull’innovazione è necessario per rendere più responsabili le scelte

Rinnovare sistemi obsoleti, introdurre modi nuovi di fare le cose, pensare fuori dagli schemi, modificare lo status quo per migliorare la vita di tutti: è questo il senso dell’“innovazione”. Un termine che ormai viene richiamato nei piani strategici e nei programmi di sviluppo di aziende e istituzioni pubbliche. Ma cosa vuol dire, in concreto, fare innovazione? E come si fa a calare questo concetto in buone pratiche, al di là degli slogan?
È quello che proverà a delineare la R&D Management Conference, la conferenza europea più importante del settore innovazione che per la prima volta si tiene a Trento. Sono oltre 450 i partecipanti all’edizione che si terrà fino al 13 luglio a Palazzo Prodi (via Tommaso Gar 14) ospitata dall’Università di Trento. La conferenza è promossa dall’Ateneo trentino in collaborazione con Radma, fondazione britannica che gestisce il format della Conferenza e sponsorizza una delle riviste scientifiche di maggior impatto nel settore, l’R&D Management. Questo appuntamento internazionale ogni anno chiama a raccolta chi ha interesse nell’innovazione in un’ottica davvero trasversale. «Sì, perché l’innovazione è trasversale, come lo è questa conferenza. Non riguarda solamente chi si occupa di economia e gestione aziendale, di informatica, di ingegneria e biotecnologie. Anche le discipline umanistiche, il diritto e la sociologia presentano ambiti di ricerca in grado di incidere profondamente sulle nostre vite e di spiegarne le implicazioni» spiega Alberto Nucciarelli, docente al Dipartimento di Economia e Management UniTrento e responsabile scientifico dell’edizione trentina della conferenza.
La scelta di far svolgere la conferenza sull’innovazione a Trento non è casuale: «La città e in generale il territorio anche grazie alla presenza e alla spinta propulsiva dell’Ateneo trentino si sono costruiti oltre i confini nazionali una reputazione di comunità all’avanguardia, attente alle opportunità che si aprono grazie allo sviluppo tecnologico. Tutto questo senza dimenticare di mettere al centro la sostenibilità e il miglioramento della qualità della vita delle persone. È lo stesso approccio che abbiamo voluto proporre anche nella conferenza R&D che in questa edizione trentina sarà dedicata proprio all’innovazione al servizio delle persone e dei territori».
Sullo sfondo rimangono le grandi questioni, da declinare, attraverso il confronto e il dialogo, in proposte da attuare anche su scala regionale: riscaldamento del pianeta, disuguaglianza nell’accesso alle risorse e nei diritti delle persone; ripresa dalla pandemia; gestione di uno sviluppo tecnologico sempre più pervasivo.
L’attenzione della conferenza sarà su come declinare l’idea di innovazione in tutto ciò che riguarda la vita di cittadini e cittadine: «Fare innovazione per le persone significa migliorare la vita di tutti. Ma non solo. Vuol dire anche creare i presupposti perché tutti possano scegliere di essere sostenibili senza troppi sacrifici, senza spendere di più- prosegue Nucciarelli. In questo senso, la comunità scientifica, insieme alle istituzioni e alle imprese, deve lavorare su alcune direzioni precise: garantire sicurezza, promuovere l’informazione, lavorare sulla convenienza delle scelte sostenibili, anticipare e gestire le implicazioni della transizione tecnologica, tenere a mente l’obiettivo di un miglioramento della vita significativo e per tutti, preservare l’ambiente dall’impatto delle scelte economiche e sociali. In definitiva, collaborare per consegnare un pianeta e una società migliore alle prossime generazioni».
La conferenza entra nel vivo con le tre sessioni plenarie
Dopo un fine settimana dedicato alle attività rivolte a dottorandi e dottorande da tutto il mondo, la conferenza è entrata nel vivo oggi, lunedì 11 luglio, con l’avvio delle tre sessioni plenarie a Palazzo Prodi (via Tommaso Gar 14).
La prima sessione plenaria sarà dedicata all’innovazione per le persone con un focus sul settore biomedico in cui si discuterà dello sviluppo di vaccini e farmaci. Si parlerà anche di alimentazione del futuro concentrandosi su come garantire un equo accesso alle risorse alimentari, come ridurre l’impatto della produzione di cibo sull’ambiente e come trovare modi nuovi di nutrirsi, ad esempio attraverso alimenti sostitutivi come la carne creata in laboratorio.
La seconda sessione, nella giornata di martedì 12 luglio, si occuperà invece di innovazione per i territori. I temi affrontati riguarderanno lo sviluppo territoriale, l’impatto degli investimenti economici sull’ambiente e le ricadute per le comunità. Si parlerà anche di digitalizzazione, leadership sul territorio, impatto della transizione tecnologica sui territori, di sviluppo di cluster di innovazione, di educazione ma anche di rispetto dell’inclusione e della diversità nei processi di Innovazione. Questa sessione vedrà l’intervento di alcuni massimi esperti di “entrepreneurship” e “regional economics” a livello internazionale.
La mobilità sostenibile sarà infine il tema portante della plenaria di mercoledì 13, che porterà al centro la relazione tra le persone e i territori. Questa sessione, la più orientata al dialogo con il mondo imprenditoriale, vedrà la comunità accademica e scientifica a confronto con i rappresentanti di alcune grandi realtà produttive del territorio, che presenteranno casi di studio e porranno spunti di riflessione. Saranno presenti Alperia, Autostrada del Brennero Spa, Gruppo Dolomiti Energia e Cassa centrale Raiffaisen.
Completano il programma di R&D Conference le sessioni parallele, pensate per approfondire le tematiche proposte attraverso la presentazione di progetti e la discussione su tavoli specifici di ricerca. Quattro le macroaree proposte: Platforms and ecosystems; Innovation and digital transformation; People and territories; Entrepreneurship and SMEs (Small and medium-sized enterprises). Ad esse saranno dedicati i 420 lavori di ricerca organizzati in 38 linee di discussione.

(a.s.)