Trento
16 Dicembre 2016

L’Ambasciatore del Vietnam in visita all’Università di Trento

Sono una quindicina le attività di cooperazione svolte da UniTrento con oltre dieci realtà accademiche vietnamite. Già dal 1983 la collaborazione per lo scambio di studenti, docenti e personale tra atenei

Sono intense le relazioni che l’Università di Trento ha con il Vietnam, tanti gli accordi bilaterali che permettono la mobilità internazionale degli studenti e molte anche le collaborazioni scientifiche. Anche per questo, in occasione della sua visita alle principali istituzioni del Trentino, l’ambasciatore della Repubblica socialista del Vietnam in Italia, Cao Chinh Thien, aveva chiesto di poter incontrare i vertici dell'Università di Trento per fare il punto sui vari progetti in corso e per verificare la possibilità di rafforzare e migliorare questa cooperazione.
L’incontro si è svolto oggi pomeriggio in Rettorato. La delegazione vietnamita, guidata dall’Ambasciatore, è stata accolta dal rettore Paolo Collini, dal prorettore per lo sviluppo internazionale Maurizio Marchese e dalla responsabile della Divisione Cooperazione e Accordi internazionali Grazia Callovini. Erano presenti anche studentesse e studenti del Vietnam, in rappresentanza del gruppo di 34 giovani con cittadinanza vietnamita attualmente iscritti all’Ateneo di Trento.
La cooperazione con le università vietnamite è iniziata già molti anni fa per l’Università di Trento. Il primo, accordo con la Hanoi University of Science and Technology, risale infatti al 1983. Da allora la collaborazione è cresciuta e si è rafforzata e ad oggi interessa oltre dieci realtà accademiche vietnamite tra singoli atenei e reti di istituzioni per una quindicina di attività diverse. Tra le collaborazioni più intense, quelle con la Ho Chi Minh City University of Technology (dal 2011), con la Vietnam National University, la University of Transport and Communications, e la Hanoi University. I programmi di cooperazione riguardano lo scambio di studenti, docenti e personale e sono stati attuati anche grazie alla partecipazione dell’Ateneo trentino alla rete del progetto Erasmus Mundus.
(a.s.)