Trento
14 Settembre 2016

Il 30 settembre la ricerca ti aspetta in città

Svelato il programma dell’evento che animerà il centro storico il prossimo 30 settembre in concomitanza con la “Notte dei ricercatori” promossa a livello europeo. Oltre 80 i ricercatori e le ricercatrici di Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach e MUSE-Museo delle Scienze coinvolti per un pomeriggio-sera a tutta scienza. 

Tante le iniziative a partire dalle 16. Anteprima per le scuole dalle 10. Tutti dettagli sul sito www.unitn.it/laricercavaincitta. L’assessora Sara Ferrari: «Un evento per creare un punto di contatto tra ricercatori e cittadini»

Un pomeriggio-sera a tutta scienza: 24 tra caffè e aperitivi scientifici, 12 sedi coinvolte, 10 incontri con le scuole, 6 cene a tema, 5 incontri nei negozi, 5 appuntamenti di trekking urbano, una tavola rotonda di apertura e un grande spettacolo finale. Ecco i numeri de “La Ricerca va in città”, evento che venerdì 30 settembre, in concomitanza con la “Notte dei ricercatori” europea, animerà il centro storico della città di Trento. Ben 80 le ricercatrici e i ricercatori coinvolti dalle quattro istituzioni promotrici – Università di Trento, Fondazione Bruno Kessler, Fondazione Edmund Mach e MUSE-Museo delle Scienze – che si metteranno in gioco per raccontare il proprio lavoro e la propria passione per la ricerca ai cittadini. L’iniziativa, nata in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento e con il patrocinio del Comune di Trento, è stata presentata oggi in una conferenza stampa. A illustrare il fitto programma di incontri e proposte sono stati i responsabili scientifici Emanuele Eccel (FEM), Valeria Lencioni (MUSE), Alessandro Quattrone (UniTrento) e Adolfo Villafiorita (FBK) insieme all’assessora all'università e ricerca Sara Ferrari.
In Trentino si fa buona ricerca, con progetti all’avanguardia. Cultura, scienza, ricerca, e nuove tecnologie fanno parte della nostra vita quotidiana molto più di quanto pensiamo. E “La ricerca va in città” è l’occasione giusta per scoprirlo. Tutto avrà inizio alle 16 nel Palazzo della Provincia in Piazza Dante (Sala Belli) con “La ricerca si fa giovane”, una tavola rotonda in cui interverranno Francesco Profumo, presidente della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Segrè, presidente della Fondazione Mach, Marco Andreatta, presidente del MUSE-Museo delle Scienze, Flavio Deflorian, vice rettore dell’Università di Trento e Sara Ferrari, assessora all'università e ricerca.
La serata procederà poi dalle 17 con i 24 caffè scientifici, che si terranno in sei bar del centro storico: Line Bar e Bar Duomo (via Verdi), Bar Tridente (piazza Duomo), Bar Aquila D’Oro e Caffè Olimpia (via Belenzani), Bar Pasi (piazza Pasi). Tanti i temi al centro del dibattito: dai temi che riguardano informatica e sicurezza (telerilevamento, privacy negli smartphone, informatica nelle economie emergenti, sistemi frenanti, etichette alimentari), a quelli che indagano la natura o la salute umana (cervello, gusto e preferenze alimentari, sensi negli ipovedenti, diversità individuale e sociale), le relazioni sociali (occupazione dei giovani, transizione dalla scuola all’università, crimine e pregiudizi, tecniche di coinvolgimento attraverso il gioco), le dinamiche economiche (evasione fiscale, ruolo delle banche, consumo delle risorse, zero spreco di cibo) o la conoscenza e la tutela dell’ambiente (frane, insetti, microbi nelle acque termali, storia del carbone, tecnoecosistemi). Previsto anche un focus sull’Europa delle regioni e su quella delle opportunità.
Tre i ristoranti - Moki Bar (via Malpaga), Bar Fiorentina (via Calepina) e La Corte (via degli Orbi) – che alle 19.30 ospiteranno l’iniziativa “Cena con i ricercatori e le ricercatrici” per parlare di autismo, città “intelligenti” e biodiversità. Per le cene, a menù fisso (al costo di 15 euro con pagamento diretto al locale), è necessaria la prenotazione online su www.unitn.it/laricercavaincitta
Ma la ricerca si nasconde anche in luoghi davvero inconsueti. Con l’iniziativa “La ricerca dove non ti aspetti” dalle 17 e fino a chiusura sarà caccia alla scienza in tre negozi del centro storico: alla Farmacia Gallo (piazza Erbe), da Wind Atena Srl (piazza Duomo) e al Conad (via Torre Verde/Vicolo dell’Adige). 
Per chi ha voglia di una passeggiata a tema scientifico, la miglior proposta sarà uno dei cinque Trekking urbani in programma, che partiranno da Piazza Duomo, accanto alla fontana del Nettuno alle 17. Il primo, alle 17, attraverso un percorso che segue il corso del Rio Salè, racconterà dei progetti vincitori del concorso indetto dal Dipartimento di Ingegneria civile, ambientale e meccanica con la collaborazione del Comune di Trento. Sempre alle 17.00, a piedi e in funivia, si scopriranno le interazioni tra vegetazione e cambiamenti climatici fino a Sardagna. Alle 18 lungo il Fersina, in bicicletta, si andrà a caccia delle specie di insetti invasive, mentre alle 18.30 protagonista sarà la fastidiosa zanzara tigre, con un trekking dedicato a scoprirne i nascondigli e le trappole. Quattro appuntamenti (18.15, 19.00, 19.45, 20.30), infine, per scoprire la domotica con una visita alla struttura di Piazza Garzetti. Per partecipare al trekking gratuito è necessario prenotarsi online su www.unitn.it/laricercavaincitta. Alcuni trekking dureranno circa mezz’ora, altri due ore. In caso di pioggia si terrà solo la visita alla struttura in piazza Garzetti.
Ai ragazzi delle scuole secondarie di secondo grado sono dedicati alcuni incontri durante la mattinata del 30 settembre. Dalle 10 nella Sala conferenze della Fondazione Caritro (via Calepina 1), i ricercatori delle quattro istituzioni si alterneranno fra loro in rapidi flash talk per presentare ai ragazzi delle pillole della loro attività di ricerca. Tra i temi trattati le estinzioni di massa e i cambiamenti climatici del passato e attuali, il glacialismo e la disoccupazione giovanile. 
“La Ricerca va in città” si concluderà alle 22.30 nella lobby del MUSE con lo spettacolo teatrale “Vite sintetiche” della Compagnia Teatrincorso – Spazio 14 di Trento con la consulenza scientifica del Muse. Nello spettacolo, la comicità involontaria del quotidiano incontrerà le grandi domande che l’innovazione biologica ci presenta: la preoccupazione per il destino dell’umanità apre scenari coinvolgenti a partire da una cucina casalinga e dalle vicende di una comune famiglia alle prese con figli, lavoro, tempo che passa e… un misterioso dinosauro. La partecipazione è gratuita, ma è necessario prenotarsi online su www.unitn.it/laricercavaincitta.
«Una delle prime cose che ho appreso dopo essere stata nominata – ha commentato l’assessora Sara Ferrari intervenendo oggi alla conferenza stampa di presentazione – è che avere delle responsabilità politiche e amministrative in materia di ricerca significa fare i conti con la parola "ricadute". La stampa, i colleghi, a casa, tutti ti interrogano, e se del caso anche ti riprendono, su quanto di visibile e apprezzabile "per tutti" ci sia nelle risorse che decidiamo di destinare ai laboratori, ai centri, agli istituti e alle fondazioni di ricerca che ospitiamo sul nostro territorio. Come tutte le domande complesse, anche la risposta a questo interrogativo è complessa e non riassumibile in poche battute. "La ricerca va in città" è però una manifestazione che nasce proprio per questo, per creare un punto di contatto tra ricercatori e cittadini, e per fare in modo che per una sera, anche senza andare a cercarla, la ricerca informi di sé, in una modalità allo stesso tempo seria e scherzosa, scientifica e divulgativa, luoghi solitamente destinati ad altro».
«Un'opportunità unica per incontrare i ricercatori, parlare con loro e scoprire cosa fanno concretamente in modo interattivo e coinvolgente – ha spiegato Valeria Lencioni – ma anche per testimoniare l’impegno del MUSE verso la divulgazione scientifica e l’avvicinamento dei giovani e degli studenti alla scienza».
«Una serata tra amici – ha fatto eco Adolfo Villafiorita – alla quale anche le ricercatrici e i ricercatori FBK partecipano con entusiasmo, per discutere di temi importanti, capire un po' di più il mondo in cui viviamo e provare a immaginare assieme il mondo in cui vivranno i nostri figli. In sintesi, una serata divertente, interessante e utile: da non perdere!»
«La scienza è dentro di noi, dentro ogni cosa, per quanto semplice, che facciamo: lo scopriremo insieme – ha aggiunto Alessandro Quattrone. Quest'anno l'Università di Trento è presente con l’obiettivo di mostrare quanto la ricerca sia presente ogni aspetto del nostro vivere di tutti i giorni. Scopriremo, per esempio, come le autostrade che normalmente percorriamo siano in realtà un complesso ecosistema e come si possa percorrerle usando freni ecologici. Sveleremo come le etichette possano dirci molto più di quanto pensiamo su quel che mangiamo o come nel semplice atto di mandare un messaggio con lo smartphone facciamo uso involontario di una matematica sofisticata. Ma anche come la matematica possa rivelarci aspetti inattesi sulle opinioni espresse sui social network». 
«Ogni ricercatore mostrerà al pubblico come l’ambiente, l’agricoltura e l’alimentazione sono argomenti con cui tutti i giorni ci confrontiamo e di cui è bello e utile saperne di più – ha spiegato Emanuele Eccel. La Fondazione Mach parteciperà con una dozzina di ricercatori alla manifestazione per porre all’attenzione del pubblico aspetti forse insoliti o poco conosciuti della ricerca. Cercheremo al crepuscolo i “nuovi insetti”, ospiti indesiderati ma ormai comuni anche da noi, come la zanzara tigre o la Drosophila suzukii, andando anche a cercare nelle trappole che sono dislocate anche dentro la città. Mostreremo come si può indagare l’ambiente con lenti diverse, da quella di ingrandimento, fino a quella dell’obiettivo satellitare. Discuteremo come si è costruito e si è caratterizzato il gusto italiano a tavola».
(a.s.)