Trento
10 Aprile 2024

Conoscere l’Italia attraverso la sua colonna sonora

L’Università di Trento partecipa alla Notte internazionale della Geografia. Venerdì sera a Palazzo Prodi una speciale lezione-concerto. Un viaggio alla scoperta delle città e dei luoghi d’Italia, raccontati attraverso le canzoni autoriali. L’invito è aperto a tutta la cittadinanza. Si consiglia la prenotazione

Cosa sarebbe stata la canzone “Creuza de mä” di Fabrizio De Andrè senza il mercato ittico di piazza Cavour, nel cuore di Genova, dove il cantautore registrò le voci dei pescivendoli? Quante volte abbiamo immaginato, ascoltando “Il ragazzo della via Gluck”, quei palazzi di cemento che nel secondo dopoguerra hanno preso il posto del verde in quella strada della periferia di Milano, zona fonte di ispirazione, di malinconia ma anche di denuncia sociale per un giovane Adriano Celentano? E che dire dei ritratti poetici che hanno fatto di Napoli, Roma e Bologna artisti come Pino Daniele, Antonello Venditti e Lucio Dalla?  
I luoghi sono importanti per la musica. Rappresentano lo sfondo sul quale le parole e le note disegnano storie, paesaggi, emozioni. Al tempo stesso le canzoni possono raccontare, come un album illustrato, le immagini, i simboli e l’identità di un paese. Testimoniarne i cambiamenti politici e sociali. Immortalare per sempre i volti delle città e delle persone che le abitano.
L’Università di Trento, nello specifico il Centro geo-cartografico di Studio e Documentazione (GeCo) del Dipartimento di Lettere e Filosofia, aderendo anche quest’anno alla Notte internazionale della Geografia, ha deciso di proporre come tema quello delle canzoni italiane, che diventano per l’occasione un chiaro strumento di conoscenza geografica.
Venerdì 12 aprile all’auditorium di Palazzo Prodi (via Tommaso Gar, 14) a partire dalle 20:45 è in programma una singolare lezione che vedrà alternarsi musica e parole. L’evento si intitola “Cantare i luoghi. Viaggio geografico nelle città attraverso la canzone d’autore”.
Un percorso alla scoperta dei territori italiani attraverso le opere musicali che ne parlano. Un approccio diverso per leggere le tante sfaccettature del nostro paese e tracciare una speciale geografia fatta di suggestioni, emozioni, idee e sentimenti.
Il filo conduttore è il testo “Le città da cantare. Atlante semi-ragionato dei luoghi italiani cantati”, scritto da Riccardo Canesi, professore di geografia a Carrara, organizzatore dei campionati italiani di geografia e appassionato di musica. L’autore descriverà al pubblico un ritratto dell’Italia attraverso le sue melodie. Svelerà aneddoti ed episodi poco conosciuti sui testi tratti dal mondo del cantautorato italiano.
Tutto con un approccio scientifico: riportando cifre, coordinate, temperature medie, ecosistemi urbani. Informazioni che si fondono con la musica. I brani citati saranno infatti interpretati in una rivisitazione in chiave jazz, dalla cantante Monica Giorgetti e dal pianista Roberto Gorgazzini.
Una lezione di geografia insolita, in cui a una narrazione dei luoghi cantati corrisponderà l’ascolto.
«Il valore aggiunto di raccontare le città italiane attraverso i versi e le melodie delle canzoni – spiega Angelo Besana, docente di Geografia economica e Geografia dell’ambiente al Dipartimento di Lettere e Filosofia, tra gli organizzatori dell’iniziativa – è che ci fa capire come questa disciplina sia dentro di noi, anche se magari non siamo consapevoli di frequentarla. Il fatto di dare un valore simbolico ai luoghi e di veicolarlo attraverso la musica serve a promuovere la loro conoscenza in un modo diverso ma efficace. Una geografia che incontra gli aspetti più profondi dell’animo umano».
L’obiettivo della serata è far riscoprire la bellezza e l’utilità della geografia alle persone. Una disciplina le cui conoscenze sono importanti per comprendere il mondo in cui viviamo.
È organizzata dal Centro geo-cartografico di Studio e Documentazione (GeCo) del Dipartimento di Lettere e Filosofia dell’Università di Trento e dall’Associazione italiana degli insegnanti di geografia (Aiig), con il sostegno dell’Associazione di promozione sociale Punto Zero.
L’ingresso è libero ma limitato alla capienza dell’auditorium.
Per questo motivo è richiesta la prenotazione a questo link entro le ore 12 di venerdì 12 aprile.  

Alcune informazioni sulla Notte internazionale della Geografia

L’iniziativa è promossa da Eugeo (Associazione delle società geografiche in Europa) e Igu (Unione geografica internazionale). La prima GeoNight è stata proposta in Francia nel 2017 dal Comitato geografico nazionale francese. Dal 2018 in poi si è estesa a livello internazionale, prima in Europa e poi in altre parti del mondo. L’obiettivo è avvicinare il pubblico ai temi della geografia, offrire la possibilità di familiarizzare con gli studi geografici e rendere accessibile la ricerca geografica.

(p.s.)