Trento
24 Novembre 2016

Anche l’Ateneo di Trento al fianco delle donne contro la violenza

Il primo dicembre sfida a squadre per comunità universitaria e scuole. La giornata culmina alle 17.30 nella tavola rotonda aperta alla cittadinanza sul tema “Con lo sport per combattere la violenza sulle donne" nella sede di UNI.Sport (Via Prati, 10). Gli organizzatori chiedono a tutti di indossare qualcosa di arancione, colore ufficiale della manifestazione

Al fianco delle donne. Anche l’Università di Trento è impegnata nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul problema della violenza. A ridosso della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, promossa dalle Nazioni Unite il 25 novembre di ogni anno, UNI.Sport (rete sportiva formata da Università di Trento, Opera Universitaria e CUS Trento) e la Prorettrice alle politiche di equità e diversità di UniTrento hanno aderito al ciclo di iniziative promosso da UN Women – Comitato Nazionale Italia e giovedì 1 dicembre organizzano in città “UNI.Sport in orange: sfida a squadre itinerante”. La competizione, rivolta alla comunità universitaria e alla quale sono state invitate anche le scuole superiori del Trentino, si svolgerà attraverso i vari dipartimenti dell’Ateneo.
Terminate le competizioni, la cittadinanza è invitata a partecipare alla tavola rotonda dal titolo "Con lo sport per combattere la violenza sulle donne", che si svolgerà alle 17.30 nella sede di UNI.Sport (Trento – Via Prati, 10). Introducono gli studenti di "Libera - Presidio universitario Celestino Fava - Trento". Intervengono: Sara Ferrari (assessora all'università e ricerca, politiche giovanili, pari opportunità, cooperazione allo sviluppo della Provincia autonoma di Trento), Barbara Bello (consigliera di fiducia dell’Ateneo di Trento), Anna Grazia Giannuzzi (capo di gabinetto viceprefetto aggiunto del Commissariato del Governo della Provincia di Trento) e Monica Carlin (avvocata, maratoneta, ultramaratoneta e campionessa mondiale di 100km di corsa). Moderano Barbara Poggio (prorettrice alle politiche di equità e diversità dell’Università di Trento) e Paolo Bouquet (delegato del rettore per lo sport – Università di Trento). Gli organizzatori chiedono a tutti di indossare qualcosa di arancione, colore ufficiale della giornata.
Tra le iniziative per dire “no” alla violenza l’Università di Trento ha sostenuto la corsa "Women in Run", che si è snodata per le vie di Trento domenica scorsa, mentre il CSG (Centro interdipartimentale Studi di Genere) aderisce a “Non una di meno”, la manifestazione nazionale contro la violenza sulle donne prevista sabato prossimo a Roma.
Si declina in tanti modi l’impegno dell’Ateneo per la sensibilizzazione e per la promozione di un cambiamento culturale che possa sradicare il problema della violenza di genere. A cominciare dalla provocazione che in ogni occasione importante – come è accaduto venerdì scorso all’inaugurazione dell’anno accademico – è in grado di lanciare il “Posto occupato”. Campagna alla quale UniTrento aderisce dal 2014 e che consiste nel riservare in modo simbolico una sedia a una donna che non c’è più perché è stata vittima di violenza.
Tante poi le conferenze proposte per “Letteratura generi e affetti: per una cittadinanza condivisa”, percorso formativo nel Piano strategico di Ateneo, aperto al pubblico. Nei giorni scorsi ci si è confrontati sulle rappresentazioni della maschilità/mascolinità mettendo in evidenza somiglianze e differenze tra Giamaica, Germania e Italia.
"La violenza di genere in Italia: conoscere, reprimere, prevenire" sarà, invece, il tema del convegno promosso dalla Facoltà di Giurisprudenza domani, venerdì 25 novembre, alle 9 alla Facoltà di Giurisprudenza, sala conferenze (Via Verdi, 53). Dopo un'introduzione rivolta alla ricostruzione del fenomeno, ci si soffermerà sugli strumenti penalistici, amministrativistici e civilistici, che l'ordinamento italiano ha predisposto per prevenirlo e contrastarlo. L’analisi, infine, si estenderà agli sviluppi normativi recenti, che hanno condotto al recepimento di una convenzione internazionale. L'obiettivo è sensibilizzare e fornire strumenti di conoscenza, anche e soprattutto a chi quotidianamente è chiamato a contrastare la violenza di genere. La partecipazione all'evento è libera e gratuita.
(e.b.)